Sono 28,3 mila i lavoratori ricercati dalle imprese in Sicilia (con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato) per il mese di settembre, 500 in più (+1,9%) rispetto a quanto programmato un anno fa. Per l’intero trimestre settembre-novembre 2023 le assunzioni previste sfiorano le 80 mila, in aumento del 4% rispetto al”analogo periodo del 2022. La stima è del Centro Studi di Assoesercenti sulla base dei dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal. Per l’associazione, inoltre “continua a crescere la difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese, che coinvolge il 40% delle assunzioni programmate, in aumento di 3 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa, con quote comprese tra il 60% e il 70% per molte figure tecnico- ingegneristiche e di operai specializzati.

Secondo le stime di Assoesercenti ”sono le grandi imprese (con oltre 250 dipendenti) e le micro e piccole imprese (1- 49 dipendenti) a coprire completamente l’incremento complessivo rispetto al 2022 delle assunzioni programmate (rispettivamente, con +240 e +467 unità nel mese e +390 e +2820 nel trimestre); mentre le medie imprese (50 -249 dipendenti) prevedono per settembre un calo delle assunzioni (-380 unità)”.

Il comparto manifatturiero nel complesso programma 2,6mila entrate a settembre 2023 (dato in calo del 6% rispetto a 12 mesi fa) e 8,4mila entrate nel trimestre (-4,5%). Tra i principali settori manifatturieri si segnalano le previsioni dell’industria alimentare, con 750 contratti a settembre e 2,6mila nel trimestre, della metallurgia (530 e 1,6mila, rispettivamente) e della meccatronica, con 530 contratti di assunzioni previste per settembre e 1,5mila nel periodo settembre-novembre. Le costruzioni programmano a settembre 5,9 mila assunzioni e 17,5 mila nel periodo settembre-novembre (+620 unità nel mese e +2,8mila nel trimestre rispetto al 2022).

“I settori che trainano il trimestre settembre-novembre 2023 – afferma il presidente di Assoesercenti Sicilia, Salvo Politino – sono quelli delle costruzioni e dei servizi alle persone. Il commercio, rispetto al 2022, segna nel trimestre di riferimento un calo del 1,46% rispetto al 2022 e il turismo un calo del 6,7% rispetto al trimestre di riferimento del 2022. Resta, tuttavia, intatto il problema del reperimento del personale; in Sicilia a settembre sulle entrate previste si calcola una percentuale di difficile reperimento di circa il 40% (oltre 11 mila unità). Il disallineamento tra domanda e offerta si trasforma nella difficoltà da parte delle aziende nel reperire i profili professionali ricercati. Come Assoesercenti Sicilia, durante la partecipazione al tavolo istituzionale con il presidente della Regione, Renato Schifani, l’assessore all’economia, Marco Falcone e l’assessore alle Attività Produttive, Edy Tamajo, per la discussione della nuova finanziaria – conclude il presidente Politino – abbiamo sostenuto l’adozione di politiche attive e orientamento verso i settori che offrono le maggiori opportunità, insieme ad un’adeguata offerta educativa, di formazione continua per cogliere i trend dell’innovazione e di conoscenza dei reali fabbisogni formativi delle aziende. Tutti gli attori devono oggi individuare le competenze che serviranno nei prossimi anni, per poterle ricercare, formare o creare ex novo sul mercato. La volontà manifestata dal governo Regionale di volere prevedere nella nuova finanziaria misure di sostegno all’occupazione è sicuramente un intervento importante e strategico per incentivare nuove assunzioni e trasformare i rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato”.

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