Un’attività stromboliana con emissioni di brandelli di lava incandescente e forti boati nettamente avvertiti in diversi paesi è in corso nel cratere di Sud-Est dell’Etna. Non è presente al momento emissione di cenere dalla bocca. I livelli del tremore dei condotti interni, che segnalano la risalita di magna nell’edificio vulcanico, sono in risalita e si attestano su valori medio-alti.

L’allerta Vona, il bollettino dell’osservatorio per l’aviazione dell’Ingv di Catania sull’Etna, è, da ieri passato ad arancione.

“Continua la modesta attività stromboliana al Cratere di Sud-Est dell’Etna, ad un ritmo che, gradualmente, accelera, e con esplosioni che piano piano diventano più forti. Ma tutto molto, molto piano, molto lentamente, si sta prendendo il tempo questa volta”, ha scritto ieri sui social Boris Behncke, vulcanologo dell’INGV.

“Ricordiamo che l’ultimo episodio parossistico, nella notte del 13-14 agosto 2023, è partito improvvisamente, con pochissimo avviso”, ha aggiunto Behncke.

L’attuale attività eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale “Vincenzo Bellini“ di Catania.

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