Non si ferma l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est dell’Etna con il vulcano che dalle 16 circa, di ieri, ha intensificato l’attività esplosiva e con il calar del sole è diventata visibile da tutto il comprensorio. Sono al momento osservabili fonane di lava, colate di magma e nubi di cenere che si disperdono in direzione Nord-NordEst. L’attività esplosiva è accompagnata da un flusso lavico da tracimazione che si propaga nel versante meridionale del cono del cratere. Secondo le stime, le fontane di lava dal cratere di sud est hanno generato colonne di fuoco alte anche 5mila metri. La ricaduta della cenere ha raggiunto, oltre i comuni etnei, anche quelli del siracusano. 

Secondo le osservazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. l’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra il livello medio ed alto, con valori che dalle ore 16 UTC circa sono i più alti tra quelli registrati nelle ultime due settimane. Le sorgenti del tremore permangono nell’area del cratere di Sud Est alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare. Da stamattina l’attività infrasonica è significativamente aumentata sia nel tasso di accadimento degli eventi che nella loro ampiezza; allo stato attuale essi raggiungono valori alti di intensità. Le sorgenti degli eventi infrasonici risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. 

L’Ingv, stamane, ha anche emesso un bollettino di allerta del volo, il Vona, resta di colore rosso. L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

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