Grido di allarme giunge da alcuni operatori turistici e nautici che fanno base proprio all’interno del Marina Yachting di Siracusa, gravemente danneggiato dall’incidente che ha visto lo scorso sei gennaio la nave da crociera Msc Sinfonia impattare sull’infrastruttura galleggiante.

“La conta dei danni, a pochi giorni dall’accaduto, è impietosa e in ogni caso sarà difficile immaginare un completo ripristino del servizio già per questa stagione. A prescindere dalle eventuali responsabilità che potrebbero essere accertate e dagli aspetti risarcitori – dichiara Gianpaolo Miceli, Segretario provinciale della CNA – occorre iniziare a valutare l’impatto che la vicenda avrà sul comparto turistico locale legato alla nautica e prevedere misure organizzative di supporto agli operatori coinvolti. È essenziale riconoscere il ruolo economico strategico di una marina dove ogni anno approdano più di duemila barche in visita a Siracusa e dove fanno base diverse attività di servizi nautici tra charter ed esperienze turistiche, senza contare l’indotto generato dalla manutenzione e dagli approvvigionamenti che coinvolge decine di artigiani e commercianti di tutta la provincia”.

CNA esprime solidarietà all’approdo siracusano e agli operatori coinvolti e auspica una sinergia tra istituzioni e imprese per prevedere soluzioni che, seppur in via temporanea, potrebbero venire in aiuto a quei soggetti che durante la prossima stagione non avranno un punto di imbarco per la loro attività.

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