La nave Francesco Morosini P-431 è il secondo dei sette pattugliatori polivalenti d’altura delle unità navali della Marina Militare che fino all’8 marzo sarà impiegata nell’esercitazione Dynamic Manta. Pianificata dal Comando Marittimo della Nato e condotta dall’Alleanza Atlantica serve a migliorare le capacità aeronavali alleate di contrasto di unità di superficie e sottomarine ostili. La nave (con un equipaggio di 120 uomini e 30 donne) è concepita per svolgere sia compiti di carattere prettamente militare – come il pattugliamento, il trasporto logistico e il combattimento – sia in attività di protezione civile grazie alle predisposizioni di bordo. Durante l’esercitazione, i sottomarini partecipanti si alternano di volta in volta nel ruolo di cacciatore e di bersaglio operando, appunto, in stretta collaborazione con gli assetti aerei e di superficie. L’obiettivo è migliorare l’interoperabilità e la competenza nelle tecniche di guerra antisommergibile ed anti superficie delle Marine ed Aeronautiche che fanno parte della Nato. Un addestramento complesso per poter affrontare situazioni di guerra reali. Per l’edizione 2024 di Dynamic Manta sono sette i sottomarini impiegati provenienti da Stati Uniti, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Turchia. A cui si aggiunge l’impiego di aerei da pattugliamento marittimo Mpa/Asw di Canada (CP-140), Stati Uniti (P-8A), Germania (P-3C), Grecia (P-3B), Regno Unito (P-8A) e Turchia (P-72 Meltem-3). La Marina Militare italiana, padrona di casa, partecipa all’esercitazione Nato con la fregata “Carlo Margottini”, il cacciatorpediniere “Luigi Durand de la Penne”, il pattugliatore polivalente d’altura “Francesco Morosini”, una coppia di sottomarini ed un paio di elicotteri. Navigazione articoli Rifiuti, Schifani commissario per i nuovi impianti: c’è il decreto di Palazzo Chigi Siracusa, inaugurato il bassorilievo dedicato alla Madonna delle Lacrime