Dopo più di due mesi, l’Ortigia torna a giocare davanti ai propri tifosi e lo fa offrendo una prestazione convincente e una vittoria pesante. I biancoverdi superano Trieste al termine di una gara giocata con attenzione e lucidità, con una fase difensiva solida, soprattutto negli ultimi due tempi, e con grande compattezza e concretezza in fase offensiva. Nel primo parziale, le due squadre appaiono un po’ contratte, attente a non scoprirsi e un po’ imprecise quando si tratta di andare a concludere. Appena Trieste mette la testa avanti con Bini, l’Ortigia risponde immediatamente ribaltando il punteggio con Inaba e il rigore di Ferrero. Nella seconda frazione, il ritmo cresce, la pressione offensiva aumenta e con essa i gol, ben dieci in 8 minuti, cinque per parte, con Andrea Condemi (tripletta) e Mladossich (doppietta) protagonisti. A metà gara, regna ancora l’equilibrio, con l’Ortigia avanti di un solo gol (7-6). Il terzo tempo è quello che inizia a spostare l’inerzia della partita. La difesa biancoverde si chiude e neutralizza tre superiorità dei giuliani, Tempesti sale in cattedra con due interventi miracolosi, mentre in avanti Bitadze e Inaba, entrambi a uomo in più, costruiscono il massimo vantaggio di +3, ridotto a poco più di un minuto dalla fine dalla marcatura di Mezzarobba. Gli ultimi 8 minuti sono invece un monologo dei ragazzi di Piccardo, che annullano altre tre azioni a uomo in meno e diventano spietati in avanti. Ferrero trasforma un rigore guadagnato da Cupido dopo un pregevole assist di Carnesecchi, quindi Napolitano e ancora Ferrero finalizzano due ottime superiorità. Nel finale c’è spazio per il gol di Razzi e soprattutto per la bellissima beduina di Bitadze, salutata dagli applausi dei tifosi. Finisce 13-8 per l’Ortigia, che si riprende il quarto posto e ora può iniziare a pensare all’andata di Euro Cup di venerdì prossimo a Berlino contro lo Spandau. A fine gara, coach Stefano Piccardo elogia la prova offerta dalla sua squadra: “Oggi non era semplice, devo fare i complimenti ai miei giocatori, perché hanno interpretato al meglio il piano tattico della partita. Volevamo evitare gli uno contro uno che ci avevano fatto malissimo quando li avevamo incontrati a Catania in Euro Cup e direi che in parte ci siamo riusciti. Ho visto un’ottima difesa, con delle buone letture. Sono contento perché, all’inizio, avevamo faticato con la superiorità numerica, però poi abbiamo trovato le linee di passaggio e abbiamo fatto una buonissima partita. I ragazzi sono stati ordinati, disciplinati e molto forti”. L’Ortigia è apparsa in crescita sotto molti aspetti, mostrando quella compattezza di squadra che già si intravedeva nel finale della prima parte di stagione: “Quando cambi sei giocatori – afferma Piccardo – nessuno ha la bacchetta magica. Per trovare i giusti meccanismi ci vuole tempo, è necessario passare attraverso gli errori e la sofferenza quando il gioco non riesce, poi quando arrivano buone prestazioni vieni ripagato. In questo periodo di sosta, abbiamo lavorato bene, i ragazzi hanno mostrato abnegazione e impegno. Però non abbiamo ancora fatto niente, adesso andiamo ad affrontare una partita storica, perché per la prima volta andiamo a Berlino a giocare contro lo Spandau, e poi ci recheremo a Brescia, dove si decideranno tante cose” . A fine match parla anche il difensore Andrea Condemi, autore di un’ottima prova, condita anche da tre gol: “Oggi l’approccio è stato ottimo. Abbiamo lavorato un mese e mezzo senza due-tre giocatori che hanno partecipato a europei e mondiali, la partita di sabato scorso ci ha fatto bene. Venerdì giocheremo a Berlino, poi a Brescia, e sappiamo che ogni match è fondamentale per arrivare laddove speriamo di arrivare. Abbiamo fatto una prima parte di campionato non al nostro livello, ma ci sta, perché abbiamo cambiato molti giocatori e ci voleva del tempo per oliare i meccanismi. Ora siamo ripartiti, oggi è andata bene, speriamo di continuare così”. Intanto, da difensore, Condemi ha visto crescere il bottino di reti segnate, oggi giunto a quota 20: “Non è una cosa a cui penso, per me è importante che la squadra giochi bene e vinca. Poi se i gol arrivano bene, altrimenti non fa nulla”. Navigazione articoli Calcio Terza Categoria, l’Atletico Siracusa attende al “De Simone” il Pedagaggi Calcio serie D, il Siracusa fatica ma batte il Portici