Potrebbero rischiare una multa da 500 a 10mila euro gli studenti che aggrediscono un prof, un dirigente scolastico o un membro del personale amministrativo della scuola. La misura è prevista in un emendamento depositato dal governo al Senato in commissione Cultura al ddl sulla valutazione del comportamento degli studenti. Il testo prevede che, in caso di condanna per reati contro il personale scolastico nell’ambito o causa delle loro funzioni, “è sempre ordinato, oltre al pagamento dei danni quello di una somma da euro 500 a euro 10mila come “riparazione pecuniaria” per l’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”. L’emendamento è quindi rivolto a chiunque colpisca un dirigente scolastico, un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni e la riparazione pecuniaria è formulata nei confronti dell’istituzione e non nei confronti della persona offesa. Questo non toglie che chiunque venga aggredito possa comunque chiedere conto dei danni economici in sede civile. “La sospensione condizionale della pena – si specifica nel testo – è comunque subordinata al pagamento della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria, fermo restando il diritto della persona offesa all’eventuale risarcimento del danno”. Il termine per la presentazione dei sub-emendamenti alla proposta di modifica in commissione è stato fissato al prossimo martedì 5 marzo. Navigazione articoli Bonus caro-mutui, giunte oltre 32 mila richieste. Schifani e Falcone: “Ci saranno i fondi per tutti“ Enti locali, le richieste di Anci Sicilia al Governo regionale: “Necessarie più risorse”