Dopo più di un mese di mobilitazione, agricoltori, allevatori e pescatori siciliani si sono radunati, ieri, a Palermo per il primo corteo regionale. Nel capoluogo sono arrivate, da tutta la Sicilia, numerose automobili e una ventina di pullman. Gli agricoltori si sono radunati a Piazza Marina e sono arrivati a piazza Indipendenza davanti a Palazzo D’Orleans, sede del governo regionale, percorrendo corso Vittorio Emanuele.

I manifestanti hanno ottenuto un incontro con l’assessore Luca Sammartino, al quale hanno portato un documento nel quale vengono rivendicate le proprie richieste: l’adeguamento dei prezzi di vendita dei prodotti proporzionato all’aumento dei costi di produzione, la denuncia dello stato di crisi del comparto causato dalla siccità, con le dighe che fanno segnare un preoccupante e drammatico -31% di ammanco, l’aumento dei controlli e l’adeguamento dei parametri di qualità e del regime sanzionatorio sulle merci importate, interventi per contrastare la diffusione di malattie virali negli allevamenti. Ma soprattutto, la richiesta dell’istituzione di un tavolo tecnico regionale permanente a cui devono prendere parte i lavoratori del settore.

“L’agricoltura è sempre stato un settore trainante per l’economia siciliana e deve continuare a esserlo – hanno dichiarato gli organizzatori- ma senza interventi urgenti da parte delle istituzioni regionali, nazionali ed europee sarà impossibile tenere in piedi le nostre aziende, fonte di occupazione per migliaia di siciliani, ma soprattutto custodi dell’ambiente e della salute dei consumatori. I nostri prodotti sono, infatti, genuini e di alta qualità e garantiscono una alimentazione sana all’intera popolazione – hanno concluso gli organizzatori del corteo – con importanti ripercussioni sulla salute pubblica”.

Schifani: “Stiamo facendo di tutto per tamponare l’emergenza”

“La preoccupazione degli agricoltori e dei pescatori siciliani non resterà inascoltata. Il mio governo sta facendo tutto quanto in proprio potere per tamponare tempestivamente l’emergenza, dovuta tra l’altro al cambiamento climatico, ma anche per sensibilizzare la politica nazionale e comunitaria al fine di trovare soluzioni a lungo termine che tutelino le nostre produzioni”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che non ha potuto partecipare all’incontro perché a Roma per impegni istituzionali.

Sammartino: “Al fianco di agricoltori e pescatori”

“Il governo regionale ha risposto al grido di allarme di chi da settimane sta manifestando in tutta la Sicilia e ha accolto subito la richiesta di istituire un tavolo di crisi permanente con tutti i soggetti coinvolti, così da avere l’opportunità di scambiarci informazioni ma soprattutto tenere tutti aggiornati sui provvedimenti che il governo Schifani ha messo e metterà in campo, grazie anche alla collaborazione col governo nazionale”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino.

“In queste ore – ha aggiunto Sammartino – stiamo lavorando alla richiesta di emergenza nazionale che presenteremo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e che ci permetterà di dare un aiuto concreto a chi ha manifestato oggi e a chi oggi non c’era, ma subisce il cambiamento climatico e la crisi economica. La produzione delle nostre materie prime è a rischio e questo è un fatto molto grave anche per l’importanza che queste rivestono nei mercati. Il governo regionale è al fianco degli agricoltori e dei pescatori siciliani e lo sta dimostrando con le iniziative attuate affinché questo momento di difficoltà possa essere superato tutti assieme”. 

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