Assegnato a Denis, volontario della Croce Rossa, il primo Premio “Nuccio Russo”. Al termine dell’incontro “I Giovani e la Protezione Civile”, organizzato in occasione del primo anniversario della scomparsa di uno degli antesignani del volontariato nella provincia di Siracusa, il riconoscimento è stato assegnato al
sedicenne che da qualche mese ha iniziato la sua esperienza con la divisa dei volontari. La sala A dell’Urban Center di Siracusa è risultata alla fine insufficiente ad accogliere quanti hanno voluto partecipare al ricordo di Russo. Tantissimi amici, ma soprattutto tantissimi volontari presenti con le rispettive divise. Tra di loro quanti hanno condiviso le emergenze seguite da Nuccio Russo. Da Sarno al Kosovo, da L’Aquila a Tornimparte, da Seravezza a Santa Venerina.
“Nuccio Russo ha segnato la storia della Protezione Civile di questa provincia e della Sicilia – ha sottolineato Sergio Imbrò, tra gli organizzatori della giornata insieme a Rita Mizzi e Prospero Dente – È stato un esempio per i giovani ed è stato sempre un entusiasta della vita. Non potevamo che ricordarlo guardando al futuro”.
All’incontro hanno partecipato Biagio Bellassai, Dirigente Dipartimento Regionale di Protezione Civile, e per le strutture comunali ProCiv l’assessore Vincenzo Pantano e la Dirigente Delfina Voria, concordi nel sottolineare l’importanza del volontariato comunale e la grande collaborazione tra le associazioni. “Protezione Civile che – hanno detto – deve guardare al mondo della scuola per far crescere quella cultura della solidarietà e del fare per il prossimo”.
Ricordi e testimonianze sono arrivate da L’Aquila, da Seravezza, dall’Albania e dal Kosovo. Brevi messaggi video e scritti che hanno testimoniato il grande lavoro e il notevole carisma di Nuccio Russo in occasione di eventi purtroppo tragici.
Al termine del convegno gli organizzatori hanno consegnato una targa all’AVCS, la prima associazione costituita da Russo, e un’altra alla SST, l’ultimo gruppo per cui si è adoperato.
Il riconoscimento principale è andato alla famiglia, rappresentata dalla moglie Concetta e dalla figlia Giusy circondate – nel vero senso della parola – da tutti i volontari presenti ieri all’Urban Center.

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