Al “Corbino“ di Siracusa martedì 7 maggio presentazione del libro “Il Viaggio dell’arte rubata“

La Seconda Guerra Mondiale è anche la storia del dramma vissuto dalle opere d’arte stipate in
ricoveri e nascondigli per proteggerle dai bombardamenti, dai furti, dalle vendite forzate e dalle
confische compiute dai nazisti per ordine di Hitler già dopo il suo viaggio in Italia del 1938.
Attraverso il saggio di Simona Candia, “Il Viaggio dell’arte rubata“, frutto di ricerche e studi sullo
stato del patrimonio artistico italiano ed estero predato soprattutto dopo l’8 settembre del 1943,
verrà analizzato anche il difficile contesto italiano: dalla vendita dei beni artistici e archeologici,
avallata dal fascismo in virtù dell’Asse, ai furti e alle confische durante l’occupazione nazista, alla
gestione dei rapporti diplomatici con la Germania, prima divisa e poi riunita, fino ai giorni nostri.
L’autrice presenterà la prima del suo lavoro a Siracusa, il 7 maggio alle ore 11 presso la Biblioteca
del Liceo “Orso Mario Corbino“. Converseranno con lei le docenti Nicoletta Abela e Chiara Morana,
moderate dalla docente e giornalista, Alessandra Fassari.
“L’incontro, ulteriore tassello all’interno della celebrazione del centenario del nostro liceo, sarà una
presa di coscienza civilmente dovuta – precisa la Dirigente Fronte – per conoscere un aspetto,
spesso inosservato, nella storia del nostro recente passato che offre nuove prospettive di studio e
approfondimento storico-artistico del patrimonio mondiale, passando anche dal coinvolgimento
dei beni aretusei“.
“Il viaggio, per molte opere non è ancora concluso – aggiunge l’autrice – ma in molti non hanno
dimenticato e si lavora ancora, in silenzio e senza sosta, giorno dopo giorno, per rintracciarle e
restituirle ai legittimi proprietari“.
L’archeologa siracusana Simona Candia, laureata in Lettere classiche, ha lavorato in cantieri
archeologici sia in Italia che in Turchia, vive a Roma dove è guida turistica e giornalista per la tutela
del patrimonio culturale, ha frequentato un master presso il Centro per gli Studi Criminologici di
Viterbo, che le ha assegnato il premio di pubblicazione dedicato al Generale Roberto Conforti.