Giro di vite dell’Amministrazione comunale per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nell’occupazione del suolo pubblico e per il rispetto degli spazi dei dehors. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha infatti firmato un’apposita ordinanza che, richiamando la normativa vigente in materia, prevede la possibilità di comminare sanzioni non solo pecuniarie ed accessorie ma anche amministrative ai trasgressori.

Ad illustrare l’ordinanza, oltre al sindaco, Giancarlo Garozzo, gli assessori al Centro storico, Francesco Italia, alle Attività produttive, Teresa Gasbarro, alla Polizia Municipale, Dario Abela, nonché il comandante della P.M., Salvatore Correnti, ed il dirigente del settore Attività produttive, Enzo Miccoli. Erano inoltre presenti diversi operatori del settore che peraltro, di recente, si sono costituiti in un consorzio, il Demetra.

Destinatari dei nuovi provvedimenti i titolari di bar, ristoranti, attività di vicinato quali generi alimentari, take away e similari, ed artigiani alimentari per i quali, in caso di violazione delle disposizioni vigenti, saranno inasprite le sanzioni. In uno a quelle pecuniaria ed accessorie, quali la rimozione dei mezzi abusivi, viene infatti data la possibilità di comminare la sanzione della chiusura dell’attività per almeno 5 giorni; in caso di recidiva si potrà giungere fino al diniego della richiesta di  dell’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico per due anni.

“Provvedimenti – ha detto il sindaco, Giancarlo Garozzo – gravi ma ormai indifferibili. Un amministratore ha il compito di agevolare ogni attività economica che porti lavoro e benessere, ma deve assicurare che questo avvenga nel rispetto delle normative di legge e regolamentari. E nel concedere l’uso del suolo pubblico deve anche guardare al decoro della città, alla sua vivibilità, alla sicurezza dei cittadini”.

Temi rilanciati anche dall’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro per la quale “L’ordinanza sindacale giunge al termine di un percorso che ci ha visti impegnati con le associazioni di categoria e con gli operatori del settore nel cercare di arginare un fenomeno dilagante che riguarda non solo gli abusivi in senso stretto ma anche quanti, autorizzati, di fatto sforano i limiti degli spazi concessi, diventando a loro volta abusivi. L’Amministrazione guarda con attenzione alle esigenze degli imprenditori della ristorazione che, grazie al nostro clima, possono soddisfare le richieste dei clienti e dei tanti turisti a utilizzare gli spazi esterni alle proprie attività commerciali. Ma allo stesso tempo deve garantire la vivibilità di questi spazi, nonchè la sicurezza e l’accesso ai mezzi di soccorso nei vicoli del centro storico”.

L’assessore al Centro storico, Francesco Italia, ha invece toccato il tema del rapporto tra lo sviluppo di queste attività e il rispetto del decoro urbano: “Occorre fare un salto di qualità per rispetto alla città e al suo patrimonio. Lo sviluppo di un’economia legata al turismo non può passare attraverso l’aggressione del territorio, il mancato rispetto delle regole e gli abusi che peraltro non abbiamo mai consentito. Le sanzioni sono una “extrema ratio” visto che abbiamo toccato un punto di non ritorno per la città e per chi lavora virtuosamente e nel rispetto delle regole”.

“La Polizia municipale e quella annonaria, pur tra le tante difficoltà legate alla carenza d’organico hanno svolto un’incessante attività di controllo che sarà potenziata grazie alla creazione di un’apposita task force operativa”: lo ha annunciato nel suo intervento, lassessore Dario Abela”. Dall’inizio dell’anno sono stati effettuati oltre 150 controlli del suolo pubblico, sono state comminate 51 sanzioni, 37 delle quali solo nel centro storico: questi i numeri elencati dal Comandante, Salvatore Correnti. E’ toccato infine al dirigente delle Attività produttive, Enzo Miccoli, ricordare come nell’ultimo triennio si sia assistito, soprattutto ad Ortigia, ad una costante nascita di nuove attività legate alla ristorazione; ed annunciare un nuovo strumento di velocizzazione dei controlli. Avverrà attraverso l’obbligatorietà dell’esposizione di una “vetrofania” che racchiuda tutti gli elementi identificativi del dehors autorizzato, tra i quali il numero di autorizzazione, la durata della concessione di suolo pubblico, il numero dei posti a sedere, i metri quadrati autorizzati.

 

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