La cornice del museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa per uno spettacolo che affonda le radici nei testi classici ma si confronta con temi di grandissima attualità. Gli allievi del secondo anno dell’Accademia d’arte del dramma antico “Giusto Monaco” si esibiranno domenica dalle 10 alle 13 nel concerto di voci “Appunti di Euripide e…Troiane”, un adattamento di Simonetta e Serena Cartia. La messa in scena si terrà nella prima domenica di marzo, giorno in cui l’ingresso al museo Paolo Orsi è gratuito, con gli allievi della scuola di teatro della Fondazione Inda che faranno rivivere personaggi come Ecuba, Andromaca, Cassandra, costrette a lasciare la propria patria per diventare schiave in terra straniera. “Siamo particolarmente lieti di collaborare con l’Istituto nazionale del dramma antico – ha dichiarato Gioconda Lamagna, direttore del museo archeologico regionale Paolo Orsi – anche perché sarà messa in scena una rappresentazione che dimostra ancora una volta come le tragedie antiche abbiano chiavi di lettura molto moderne. Questa iniziativa rientra anche nella direzione impressa dall’assessorato regionale e legata alla creazione di eventi per attrarre pubblico e visitatori”. Protagonisti dello spettacolo saranno Giulia Goro, Giulia Navarra, Delfina Balistreri, Martina Cassenti, Debora Iannotta, Alice Canzonieri, Roberta Giordano, Valentina Elia, Clara Ingargiola, Sebastiano Tinè, Mirea Bramante, Lucia Guzzardi, Michele Carvello, Marcello Manzella, Gabriele Formato, Elvio La Pira, Paolo Pintabona e Bruno Maurizio Prestigio. Il coordinamento artistico è di Simonetta Cartia mentre i movimenti di scena sono stati curati da Serena Cartia. “Quello delle Troadi è un mondo in cui indistintamente vincitori e vinti soffrono – racconta Simonetta Cartia –, i primi per aver insanguinato gli altari, per empietà, segno della violenza. I secondi per la schiavitù cui sono soggiogati. E’ un mondo crudele, impietoso”. Navigazione articoli Sicurezza negli impianti stradali, secondo Munafò (Uill) : “Tutti ne se sono già dimenticati” Mappatura dei fondali, rimossi ordigni bellici