Sono sei gli “Ambasciatori Mandorla di Avola” scelti per questa prima edizione del riconoscimento: le aziende “Di Donato 1932” di Pescara, “Volpicelli – Confetti e cioccolato dal 1930) di Nola, “William Di Carlo Confetti dal 1833” di Sulmona, “Maxtris Confetti” di Somma Vesuviana, Sibat Tomarchio di Acireale e lo chef stellato Marco Baglieri del ristorante Crocifisso di Noto.

I loro nomi sono stati ufficializzati dall’associazione Strade di Sicilia e scelti tra le aziende e i professionisti che attraverso la loro attività valorizzano e diffondono la Mandorla di Avola. L’iniziativa è sostenuta anche dal Consorzio Mandorla di Avola e dal Comune di Avola.
Venerdì 13 settembre al Teatro Garibaldi di Avola riceveranno la simbolica scultura ideata per il
riconoscimento, disegnata dall’architetto Felice Romano e realizzata da Antonio Rossitto e Pierpaolo Forte
di Officina Arte.
«Scegliere la Mandorla di Avola significa – dicono Francesco Midolo, Giampaolo Molisina e Luigi Forte
dell’associazione Strade di Sicilia – valorizzare il patrimonio di un vasto territorio, sostenere l’economia
locale e celebrare la bellezza della nostra cultura gastronomica. È un modo per mantenere viva l’identità di Avola e del vasto territorio del Val di Noto, per rendere omaggio ai nostri antenati e per condividere con il mondo intero un pezzo della nostra anima. Utilizzarla nei nostri dolci, nei nostri piatti, nei momenti speciali, è un atto d’amore verso la nostra storia, un gesto che rende ogni assaggio un’esperienza unica e preziosa. Da qui la scelta di ringraziare chi in questi anni si è impegnato nella sua diffusione e valorizzazione».
«L’evento “Ambasciatori Mandorla di Avola” – commenta la sindaca di Avola, Rossana Cannata – rappresenta un’importante occasione per mettere in luce la ricchezza enogastronomica e culturale del nostro territorio. La mandorla di Avola è un simbolo della nostra identità, un prodotto che racchiude secoli di storia, tradizione e sapienza. Attraverso questa iniziativa, non solo celebriamo un prodotto d’eccellenza, ma rafforziamo il legame tra la nostra comunità e le nostre radici culturali. Questo riconoscimento ci permette di proiettare Avola su un palcoscenico nazionale e internazionale, promuovendo il nostro territorio come destinazione d’eccellenza per il turismo enogastronomico».

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