Ciò che va in cielo, inevitabilmente torna giù. È per questo che oltre 70 Comuni italiani hanno emanato un’apposita ordinanza per vietare il rilascio deliberato dei palloncini in volo. Da nord a sud, aumentano giorno dopo giorno le Amministrazioni locali che sposano la campagna lanciata da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica. In Sicilia i Comuni sono sei: Roccalumera, Misterbianco, Favara, Modica, Avola e Cefalù. Utilizzati spesso in maniera inconsapevole, vengono liberati in aria in ricorrenze, feste, funerali con un impatto negativo in gran parte ignorato. I palloncini, anche quelli biodegradabili, arrecano danni alla natura, inquinando, e agli animali che li scambiano per cibo o ne rimangono intrappolati nei fili. Sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini e costituiscono l’80 per cento dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzate da una ricerca dell’Università di Wales Swansea.“Ringraziamo i tanti Comuni che hanno accolto concretamente il nostro appello, con cui porteremo avanti assieme ai nostri volontari una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini e le Istituzioni – dichiara il fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, Luca De Gaetano – Per celebrare gli eventi e rendere indimenticabile una giornata senza danneggiare l’ambiente ci sono tante valide alternative: dalle bolle di sapone per i più piccoli all’adozione di una tartaruga per le occasioni più importanti, dalle bandierine di carta alle feste di compleanno sino alla piantumazione di un albero ai funerali”. “Anche i prodotti biodegradabili non spariscono magicamente in natura bensì necessitano di essere smaltiti correttamente in appositi impianti – spiega De Gaetano – tant’è che sugli stessi palloncini c’è il simbolo del divieto di rilascio in cielo. Per questo abbiamo presentato a Montecitorio una proposta normativa affinché divenga presto legge a livello nazionale, sostenendola anche con una petizione online“. Anche il Comune di Avola dice “No” al lancio dei palloncini. A darne l’annuncio è la delegazione siciliana dell’associazione nazionale Plastic Free Odv Onlus che da diverso tempo è impegnata sul territorio. Non solo le consuete raccolte di rifiuti in città e nel circondario ma anche (e soprattutto) con attività di sensibilizzazione con la popolazione e confronti con le amministrazioni per cercare di limitare la presenza della plastica in città e quindi limitare l’inquinamento. Perché non sono solo i rifiuti – domestici e non – che vengono abbandonati in strada e nei campi a far male all’ambiente, ma anche quei palloncini che poi lanciati in cielo si ritrovano comunque poi ad atterrare. “L’impatto che hanno sull’ambiente viene purtroppo ignorato – riferisce ancora Plastic Free -. Studi effettuati a livello internazionale hanno dimostrato le conseguenze dannose dei palloncini e dei nastri colorati che li trattengono in quanto i frammenti che ricadono a terra o nel mare spesso finiscono per essere ingeriti dagli animali causandone irrimediabilmente il decesso. Alcuni animali vengono colpiti dai loro colori vivaci, altri li scambiano per loro prede e il problema riguarda anche gli animali da stalla in quanto non si sa mai dove un palloncino andrà a cadere. La questione si pone anche in presenza della versione biodegradabile dato che, fra lo scoppio e la degradazione del materiale, spesso alcuni mesi, i frammenti ricaduti possono comunque essere dannosi per la fauna selvatica”. Navigazione articoli Cambiamenti climatici, a rischio 109 prodotti della Sicilia: c’è anche il limone di Siracusa IGP Noto, sequestrati dalla Guardia Costiera tre depositi collegati ad impianto di acque reflue