Vincenzo Cultrera è stato promosso osservatore arbitrale di serie A e B di calcio a 5. L’ex arbitro siracusano avvia la sua avventura da O.A. nel calcio a 5 nell’anno 2011 quando decide di interrompere bruscamente ed in maniera alquanto precoce la sua attività arbitrale a causa della perdita del padre manifestando la volontà di dedicarsi alla famiglia ed alla sua attività professionale. Nel 2011 l’allora Presidente della sezione di Siracusa gli affida a sorpresa l’arduo compito di delegato sezionale calcio a 5, ruolo che ricopre per il biennio 2011/2013; in questi due anni Cultrera si mette in luce per serietà, professionalità ed imparzialità e non a caso riceve il premio “M. Mollica” per essersi distinto quale dirigente sezionale. Nel 2014 il nuovo Presidente Salvatore Occhipinti a seguito dell’eccellente lavoro svolto ritiene che Cultrera sia pronto per approdare in ambito Regionale; a settembre fa il suo esordio in una gara Regionale del Campionato di Serie C2, Villasmundo-Leontinoi S. Tecla C5, ed anche qui si mette in mostra tanto che il suo Organo Tecnico decide di farlo esordire il 13.12.2014 nel massimo campionato Regionale in una gara di serie C1 Assoporto C5-Regalbuto; svolge anche in ambito regionale due stagioni alquanto positive e ricche di soddisfazioni ed in maniera inaspettata, vista la sua giovane età e la sua breve appartenenza al CRA, la commissione regionale del calcio a 5 composta da Antonino Ignazzitto e Luigi Pillitteri nonché dal Presidente Regionale Michele Cavaretta decide di proporre in ambito nazionale il giovane osservatore Cultrera; a Cultrera l’onore ma anche l’onere di far parte dei 90 O.A. di cui 8 Siciliani che girano in lungo ed in largo la nostra nazione con l’obiettivo di osservare e cercare di migliorare gli arbitri italiani al fine di uniformare il metro di giudizio e cercare di ridurre al minimo gli errori inevitabili che si compiono in campo.

 

Vincenzo Cultrera:<oggi mi sono venuti in mente i 19 anni che ho trascorso all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri, anni contraddistinti da intere domeniche lontano dalla propria città e dalla propria famiglia; non mi potrò mai dimenticare un compleanno passato con due colleghi a S.Agata di Militello (ME) dove i padroni di casa si giocavano l’accesso ai play-off di Eccellenza contro l’Acicatena, gara interrotta per oltre un’ora per permettere ad un elicottero di atterrare all’interno del rettangolo di gioco.

L’esperienza arbitrale è stata determinante e ritengo che abbia contribuito in maniera decisiva ed importante alla formazione del mio carattere, in quanto non è semplice per un ragazzino di 17/18 anni confrontarsi con 22 giocatori oltre ai dirigenti di età notevolmente superiore alla propria ed assumersi la responsabilità di valutare e decidere in una frazione di secondo un determinato episodio. Ringrazio le persone che ho conosciuto durante il mio percorso e che mi sono state vicino, ringrazio la mia famiglia che mi ha supportato e sopportato ed infine ringrazio me stesso che anche quando le cose non andavano bene non ho mai mollato ed oggi posso affermare con convinzione che “un vincente è un sognatore che non si è mai arreso”>.

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