“Preliminarmente sento il dovere di confermare il mio pieno e convinto sostegno ai lavoratori e al sindacato di categoria e confederale per la battaglia che stanno conducendo con l’Eni per impedire lo smantellamento della chimica Versalis. Che i vertici Eni con, De Scalzi in testa, stiano mettendo in seria discussione la proposta SK Capital la dice lunga, infatti, sulla fondatezza delle riserve e critiche che sono stante avanzate dal sindacato e da molti di noi sulla validità della operazione”. Lo dichiara il deputato nazionale del Partito Democratico Pippo Zappulla che aggiunge: “Oggi l’Eni pare stia valutando anche altre proposte: ma che sia chiaro, non si punti a mere operazioni di cassa e finanziarie e si mantenga il ruolo centrale dell’Eni e dall’eventuale partners si pretendano garanzia sulla solidità finanziaria, sul progetto industriale, sul mantenimento dei livelli occupazionali e degli investimenti previsti, sul rispetto delle opere di bonifiche. Per queste ragioni ritengo sia importante la nuova giornata di mobilitazione promossa dal sindacato nazionale unitario dei chimici per il 13 maggio, a cui confermo pertanto il mio sostengo”. Lo scorso 3 maggio Zappulla ha presentato alla Camera una specifica proposta di Legge che tenta di innovare in modo molto forte e significativo i Siti Contaminati di Interesse Nazionale e Regionale, tra quelle nazionali inserita Priolo e la nostra intera area industriale e comuni interessati. “Gli obiettivi fondamentali- spiega il deputato nazionale- sono diversi. Uno di questi attiene alla presa d’atto che in molte realtà del Paese e delle aree contaminate le opere di bonifica sono sospese, bloccate e stanno accumulando ritardi insostenibili per le comunità interessate. Per quanto riguarda le bonifiche del nostro territorio, pur essendo previste in un specifico accordo di programma siglato con il Governo Nazionale nel 2008 con una spesa indicata di più di 700 milioni di euro, allo stato, si sono realmente impegnate quelle relative alla vera o presunta progettazione. Disponibili poco più di 100 ma se ne sono perse le tracce nel rimbalzo delle responsabilità tra il Ministero per l’Ambiente e la Regione Siciliana. Una situazione inaccettabile- tuona l’esponente del Pd- perché la realizzazione delle bonifiche rappresenta una risposta di civiltà per il territorio e, al contempo, può liberare aree anche per l’insediamento di piccole e medie imprese sostenibili dal punto di vista ambientale. Per contribuire ad uscire da questa incredibile situazione di stallo, propongo e chiedo al Governo nazionale di affidare ad una specifica Autorithy Nazionale il compito di sbloccare le opere e di verificare e monitorare che gli interventi e le risorse vengano concretamente realizzati e spesi in coerenza con i programmi e i progetti previsti”. Navigazione articoli Istituto Enrico Fermi, sciopero questa mattina gli studenti dopo la chiusura di alcuni locali Uffici allagati, chiuso il presidio territoriale Asp di via Brenta