Tornano a salire i prezzi dell’assicurazione obbligatoria per tutti i veicoli. Un dato importante, che segna anche, però, maggiori costi per l’automobilista, anche se non si raggiungono ancora i livelli pre-Covid.

Dopo il prezzo della benzina, anche il costo dell’Rc auto è tornato, quindi, a salire, come evidenziato dall’Osservatorio di Facile.it. A luglio 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Sicilia occorrevano in media 450,92 euro, vale a dire il 5,5% in più rispetto a inizio anno.
Il dato emerge dall’analisi di un campione di oltre 800.000 preventivi e relative quotazioni effettuati in Sicilia e raccolti da Facile.it nel corso dell’ultimo anno.
A guidare la classifica degli incrementi più consistenti è la provincia di Agrigento, area dove lo scorso mese i valori medi sono saliti dell’8,1% rispetto a gennaio 2022, raggiungendo i 388,50 euro, seguita da Palermo (+6,7%, 484,53 euro), Catania (+5,9%, 463,66 euro) ed Enna (+5,6%, 327,78 euro).
Incrementi inferiori alla media regionale per Siracusa, che a luglio ha registrato un aumento del premio medio del 4,9%, salito a 395,50 euro, e Messina (+4,1%, 499,10 euro).
Premi medi pressoché stabili rispetto a quelli rilevati a inizio anno per le province di Ragusa (+1,5%, 411,17 euro) e Trapani (+1,0%, 406,24 euro).
In valori assoluti, a luglio 2022, Messina è risultata essere la provincia più costosa della regione, Enna la più economica.
Guardando alle garanzie accessorie scelte dagli automobilisti siciliani in fase di sottoscrizione emerge come, tra coloro che ne hanno inserita una, la più richiesta sia stata l’assistenza stradale, scelta dal 55,2% dei guidatori.
Seppur a grande distanza, seguono tra le coperture aggiuntive maggiormente richieste dagli automobilisti della Sicilia la garanzia infortuni conducente (18,2%) e la tutela legale (15,5%).
“Durante il primo semestre dell’anno”, spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it. “l’andamento dei premi Rc auto non è stato costante, ma già da aprile è iniziato il trend al rialzo che, secondo le previsioni, dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. Va considerato non solo che molte delle scontistiche messe in atto dalle compagnie durante la pandemia si stanno esaurendo, ma anche che i costi dei sinistri stanno crescendo a causa dell’inflazione”.

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