Rossana Cannata, deputato regionale di Fratelli d’Italia, stamattina, con le altre forze politiche del territorio aretuseo, ha partecipato a un’audizione della VI commissione Salute, Servizi sociali e sanitari sulle problematiche del Centro Autismo dell’Asp di Siracusa. “Con l’obiettivo – spiega l’on. Rossana Cannata – di porre rimedio alle difficoltà nell’usufruire i servizi da parte degli utenti autistici anche a seguito del contenzioso che ha coinvolto il centro”. 

La vicepresidente della commissione Antimafia spiega: “A pagare il prezzo sono le categorie fragili e le loro famiglie che, tra l’altro in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo attraversando a causa del Covi-19, si sono trovati  privati di un’assistenza essenziale”.

In audizione, oltre alla direzione dell’Asp di Siracusa e della Regione, sono intervenute anche alcune associazioni che si occupano di disabilità. E l’on. Rossana Cannata ha inoltre evidenziato le problematiche che, ad oggi, riguardano la zona Sud della provincia di Siracusa e su cui ha presentato anche un’interrogazione. “Nel distretto sanitario di Noto, infatti – aggiunge il deputato regionale – i servizi di assistenza riabilitativa risultano sottodimensionati rispetto al fabbisogno reale e gravi carenze si registrano, in particolare nell’area del territorio di Avola, con liste d’attesa molte lunghe che creano inevitabilmente problemi e disagi, derivanti dagli spostamenti, a famiglie che vivono già diverse difficoltà”.

Una buona notizia è emersa dall’audizione. “La direzione dell’Asp di Siracusa – anticipa la Cannata – ha preso l’impegno ad avviare tutte le misure previste per procedere con il reclutamento del personale in questa fase emergenziale. Nel frattempo, anche sulla scorta della mia segnalazione, si è parlato della necessità di ampliare l’offerta assistenziale dove è carente ovvero soprattutto nella zona Sud, evidenziata e all’attenzione anche dell’assessorato regionale”.

L’on. Rossana Cannata conclude: “Siamo e saremo al fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie che meritano prontezza di interventi da apprestare con profonda sensibilità. E’ un impegno morale, oltre che istituzionale, tendere loro una mano per alleviare gli ulteriori ostacoli incontrati nei percorsi diagnostici e riabilitativi”. 

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