Ancora una aggressione nel carcere di Augusta. Si è consumata, nei giorni scorsi, mentre non cala l’attenzione mediatica sul caso delle due morti di detenuti a seguito di uno sciopero della fame praticato per troppi giorni come forma di protesta. Ieri, la visita nella casa di reclusione del garante della tutela dei diritti dei detenuti, Santi Consolo. A denunciare che un sovrintendente di Polizia penitenziaria è stato preso a pugni e a calci da un detenuto, la segreteria provinciale del Sippe.

“Ormai però – sottolinea il sindacato – non fanno più notizia questi fatti”.

“Un detenuto, precedentemente trasferito dalla casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) nel carcere di Augusta – riferisce il sindacato – a  ​​seguito di episodi ripetuti di aggressione al Personale di Polizia penitenziaria, ha aggredito un sovrintendente di Polizia penitenziaria colpendolo con calci e pugni. Non fanno più notizia però questi episodi che continuano ad accadere nello stesso silenzio di altre vicende. Mai come adesso ci sentiamo impotenti. Onore e onorati sempre di indossare una divisa che rappresenta e che serve lo Stato in modo impeccabile, nonostante tutto quello che ci accade e ci circonda”.

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