Con ordinanza emessa il 13 Giugno scorso,il Gip del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco, ha ordinato, nell’ambito del procedimento relativo alla depurazione delle acque reflue di Augusta, l’archiviazione delle posizioni dell’ex sindaco della città megarese, Massimo Carrubba e dei vertici della SAI 8 che si sono succeduti dal 2008 al 2013 nella gestione delle società concessionaria del servizio idrico integrato della Provincia di Siracusa. L’ex sindaco augustano, era finito nel registro degli indagati, a seguito di una corposa denuncia/esposto presentata nel settembre del 2014 da circa 300 cittadini residenti di Augusta, ove si rappresentava la grave situazione ambientale vissuta dalla collettività, correlata al problema annoso degli scarichi fognari nel mare di Augusta e nella vicina frazione turistica di Brucoli, problema che continuava (e continua) a persistere, nonostante il CIPE avesse nell’aprile 2012 stanziato 40 milioni di euro per la sua realizzazione. Le ipotesi di reato configurate riguardavano abuso d’ufficio, omissione in atti d’ufficio, lesioni personali ed altri ancora, “ …commessi in Augusta dagli anni ’80 ed ancora in corso”. A seguito di una intensa attività di indagine effettuata, la Procura concluse nel Marzo del 2016 con una complessiva richiesta di archiviazione per tutti gli indagati. A tale richiesta si opposero i cittadini autori della denuncia “…contestando le conclusioni a cui era pervenuto il Pubblico Ministero e ritenendo necessario un ampio approfondimento investigativo. Oggi l’archiviazione degli imputati. Navigazione articoli Noto, raccolta rifiuti: torna a salire la protesta dei lavoratori Telecittà ch 654 – TELEGIORNALE del 17 giugno 2017