Le analisi ambientali al palmeto di Augusta, area a verde pubblico tra Corso Sicilia e Via Aldo Moro data in concessione dal Comune alla società McDonald’s per realizzarvi il noto fast food, non convincono Natura Sicula che, pertanto, ha presentato un esposto alla Procura di Siracusa, all’Arpa, al Libero Consorzio, al Prefetto e al Nictas per denunciare presunte anomalie.

Come sottolinea Fabio Morreale, presidente dell’associazione, contro la cessione del terreno è tuttora pendente un ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa proposto da Natura Sicula con il sostegno di Legambiente e di altri comitati e associazioni ambientaliste .

“La vicenda ha inizio nel gennaio 2022 quando l’Amministrazione comunale approvava lo schema di convenzione urbanistica con la McDonald’s, autorizzando quest’ultima “all’esecuzione dei sondaggi geologici ed ambienta li” e precisando che la stipula della convenzione sarebbe stata “subordinata all’esito favorevole delle suddette indagini (restando inteso che in caso di esito negativo la società attuatrice sarà liberata da ogni obbligo in relazione alla Procedura ed alla stipula della convenzione)” ricorda Natura Sicula.

Nel febbraio 2022, il laboratorio Cbf srl di Terni, su incarico della Mcdonald’s, ha eseguito le analisi ambientali riscontrando nel sottosuolo la presenza di “terra e rocce contenenti sostanze pericolose” in misura superiore ai limiti di legge.

Appresa la notizia, nel settembre 2022 il Comune ha incaricato un geologo esterno di effettuare uno “studio geologico ai fini della verifica parametri sottosuolo nell’ area di via Aldo Moro angolo corso Sicilia ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera a) del d.lgs. n. 50/2016 ”.

“L’esito di questo studio – continua Morreale – ribalta le conclusioni delle analisi svolte dal laboratorio di Terni. Secondo il geologo scelto dal Comune “il sito analizzato non ha identificato la presenza di rifiuti pericolosi”.

“Dall’esame della documentazione disponibile, le due analisi sembrano divergere anche per quanto concerne la scelta della quota di profondità dei pozzetti realizzati : le analisi di Cbf srl sarebbero state eseguite “sulla scorta di pozzetti sp inti a mt 3 ” ; mentre i pozzetti stratigrafici utilizzati dal tecnico incaricato dal Comune “sono stati spinti sino alla profondità del substrato in posto costituito dalle argille giallastre a circa 180 cm”.

“Il risultato di queste indagini ambientali – dice Natura Sicula – è rimasto per mesi chiuso nei cassetti dell’Amministrazione comunale; la pubblicazione è infatti avvenuta solo a febbraio di quest’anno, in seguito all’istanza di accesso agli atti indirizzata al sindaco da parte della nostra associazione“.

Per far luce sulla vicenda, Natura Sicula ha chiesto ufficialmente l’intervento di Arpa e Libero Consorzio al fine di accertare l’eventuale contaminazione del sito in oggetto, disponendo, inoltre, le necessarie verifiche i n merito alla regolarità delle procedure tecnico – amministrative fin qui espletate .

L’esposto , indirizzato ad Arpa e Libero Consorzio, è stato inoltre esteso alla Procura, al Prefetto e al Nictas per sollecitare gli opportuni controlli sui fatti rappresentati e sulla documentazione trasmessa.

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