La Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta, su mandato dell’autorità giudiziaria, ha provveduto, affinché l’ufficio Ecologia del Comune di Augusta, per il tramite dell’ati “Megarambiente” che gestisce il servizio comunale di igiene urbana, procedesse alla pulizia degli anfratti del porto-canale di Brucoli. Infatti un’area a ridosso delle grotte, utilizzate fin dalla preistoria, era stata nelle settimane scorse sottoposta a sequestro penale dagli stessi militari della Guardia costiera, a seguito della segnalazione di un consigliere comunale, per la presenza di rifiuti abbandonati. Le aree oggi liberate dai rifiuti ammontano a circa 130 metri quadri. “Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta nelle attività di polizia ambientale – si legge nel comunicato – a difesa del territorio ed a tutela della collettività“. Un’attenzione rivolta ieri al porto commerciale, a Punta Cugno, dove militari della Guardia costiera di Augusta, unitamente a personale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, appartenente agli Uffici di Siracusa e di Palermo, hanno sottoposto a sequestro penale due cumuli di rottami ferrosi, ammontanti a circa 130 tonnellate. Secondo quanto reso noto dalla Capitaneria di porto, erano “destinati ad essere imbarcati per l’estero, collocati in due aree, di circa 450 metri quadri, nel porto commerciale di Augusta, site all’interno di un tratto in concessione ad un operatore portuale“. “Tali ammassi di rottami sono stati ritenuti essere rifiuti – ha specificato l’autorità marittima – e quindi non conformi a quanto riportato nella documentazione di accompagnamento“. Il titolare della società concessionaria è stato deferito all’autorità giudiziaria ed è stata elevata a suo carico una sanzione amministrativa pari a circa mille euro, per “uso difforme dell’area in concessione demaniale“. Navigazione articoli MARINA MILITARE: CONTINUA L’OPERA DEI PALOMBARI DEL COMSUBIN TESA A RIPRISTINARE LA SICUREZZA DELLA BALNEAZIONE E DELLA NAVIGAZIONE Siracusa. Al via uno studio sulle variazioni climatiche tardo-quaternarie: per la ricerca saranno analizzati gli speleotemi delle grotte Monello e Palombara