Ieri, 4 dicembre 2020, presso il Duomo di Siracusa, la Marina Militare ha ricordato la propria Patrona, Santa Barbara. La celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo di Siracusa Monsignor Lomanto, ha visto la presenza delle massime Autorità Civili e Militari della provincia, nel pieno rispetto della normativa per il contrasto alla diffusione del COVID-19. Il Comandante Marittimo Sicilia, contrammiraglio Andrea COTTINI nel suo intervento ha detto che: “Per noi Marinai in servizio e in congedo è un momento di riflessione che permette di esprimere dal profondo del cuore un grazie a quanti nei mari di tutto il mondo, nei teatri operativi e sul territorio nazionale, svolgono quotidianamente con passione e sacrificio il proprio lavoro a servizio della patria e della collettività”. Il 4 dicembre di ogni anno uomini e donne della Marina Militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano solennemente la loro Santa Patrona. È tradizione, infatti, a bordo delle navi e presso tutti gli enti e i comandi della Forza Armata commemorare la ricorrenza di Santa Barbara. Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscuro, che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi. La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…Tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”… Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco. La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santabarbara”. Le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco festeggiano il 4 dicembre la propria Patrona in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale e nella commemorazione ripercorrono le attività svolte durante tutto l’anno per la salvaguardia e l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, la difesa civile e la prevenzione incendi. Navigazione articoli Siracusa. Manutenzione del Canale Galermi, audizione in III Commissione ARS, Giovanni Cafeo: “Impegno per monitorare costantemente la situazione” Rinnovo flotte bus del trasporto del trasporto pubblico locale: al Comune di Siracusa destinate risorse per 22,2 milioni di euro.