“Alberto Chiovelli non piace a Nello Musumeci”. Per il presidente della Regione Sicilia l’ingegnere romano vicino a Pd e M5s non avrebbe le competenze necessarie per guidare l’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale. Dallo scorso febbraio commissario straordinario della stessa port authority dopo le dimissioni di Andrea Annunziata, chiamato a guidare l’Adsp del Mar Tirreno centrale, che accorpa i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, Chiovelli era stato indicato nel mese aprile per la carica di presidente dell’Autorità portuale di Augusta e Catania dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. A Musumeci, però, spettava esprimere il proprio parere. Che è partito lo scorso 14 maggio con una nota nella quale il governatore non nasconde tutte le sue perplessità. «Pur rilevandosi, dalla lettura del curriculum vitae, qualificate caratteristiche professionali nel settore dei trasporti – scrive Musumeci nella nota trasmessa al ministro Giovannini – deve tuttavia evidenziarsi come il designato non abbia mai ricoperto ruoli di vertice presso strutture portuali, ad eccezione della recente esperienza commissariale, circostanza che mal si concilia con la scelta di un profilo in grado di avviare, in discontinuità con il passato, nuove linee di sviluppo per la portualità della Sicilia orientale». Chiovelli non “è gradito” da Musumeci, dunque. Come del resto non piace ai sindaci Giuseppe Di Mare, Giuseppe Gianni e Giuseppe Carta. Che in una nota congiunta esprimono apprezzamento per la decisione del presidente della Regione di negare «l’intesa sul nominativo dell’ingegnere Alberto Chiovelli» a presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia orientale. Musumeci – scrivono – «ha accolto la richiesta delle amministrazioni comunali di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli facendo propri i rilievi avanzati dai sindaci Di Mare, Gianni e Carta circa l’inadeguatezza della designazione ministeriale». Nella lettera inviata il 22 aprile scorso al presidente Musumeci, le tre amministrazioni comunali avevano rilevato come l’indicazione del ministro Giovannini fosse avvenuta «senza alcuna considerazione alle rimostranze della classe politica locale, degli operatori portuali e dei dipendenti sulla scelta di una nuova governance». Eppure l’indicazione di Chiovelli era stata salutata con compiacimento, oltre che dal M5s, anche da Cgil, Cisl e Uil, che avevano parlato di «segnale importante per il settore» e di «continuità fortemente voluta dal sindacato». Nella nota i sindaci Di Mare, Gianni e Carta esprimono «apprezzamento per la puntuale attenzione data dal presidente Musumeci alle problematiche di questa zona industriale, che guarda al porto commerciale di Punta Cugno come fonte di sviluppo alternativo e complementare al modello petrolchimico» e chiedono adesso che si avvii subito la concertazione con il territorio. «Occorre – concludono – sottrarre la nomina a logiche spartitorie che sono esclusivamente funzionali agli equilibri politici romani, senza tenere in alcun conto le necessità delle nostre popolazioni, e individuare un nuovo presidente dell’Autorità portuale fra le eccellenze professionali presenti in Sicilia, in grado di coniugare approfondita conoscenza del territorio e discontinuità con le precedenti governance che nessun progresso apprezzabile hanno apportato alla Adsp». La “bocciatura” di Chiovelli, prima da parte dei sindaci dei tre comuni industriali del Siracusano, adesso del presidente Musumeci, aprirebbe di fatto la strada alla designazione dell’ex deputato forzista messinese Vincenzo Garofalo, a quanto pare gradito sia a Palermo che ad Augusta, Priolo e Melilli. In attesa di giocare la nuova partita per la presidenza della port authority di Augusta e Catania, Chiovelli resta commissario. Navigazione articoli Ponte sullo Stretto. Gelmini: “Si può fare con fondi nazionali, cambierebbe l’Italia” Siracusa. Da oggi ZTL estiva in Ortigia: proroga deroghe fino al 16 giugno per la ristorazione