L’appuntamento è per venerdì alle 16,30. Augusta si ferma per rivendicare quanto le spetta per legge, la sede dell’autorità portuale. Sarà mobilitazione generale dopodomani per far sentire forte, nella stanza dei bottoni, la voce di una provincia che si sente defraudata da un decreto, quello del governo nazionale, ritenuto illegittimo. Il o un corteo partirà dalla porta Spagnola per arrivare al Comune dove, nel salone di rappresentanza, si svolgerà la conferenza stampa finale
Oltre ai sindaci di Augusta, Melilli e Priolo, rispettivamente Cettina Di Pietro, Giuseppe Cannata e Antonello Rizza, è revista la partecipazione dei segretari generali provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò e Antonino Galioto. Dorebbe esserci anche buona parte della deputazione regionale e nazionale di Siracusa e provincia che ha partecipato al cponsiglio comunale aperto di giovedì scorso. Proprio in quell’occasione fu deciso di organizzare una manifestazione imponente per chiedere al miistro Del Rio di rivedere la sua scelta. Scenderanno in strada anche gli esponenti di Assoporto, quelli di Confindustria e Cna, a conferma di quanto importante sia il futuro del porto megarese per tutta la provincia di Siracusaa e non solo per Augusta. Il sindaco Di Pietro ha suggerito ha invitato anche le scuole ed il clero locale.
Sarà la prima di una serie di azioni di protesta. Cgil, Cisl e Uil hanno stabilito di indire, per la prossima settimana, una seconda manifestazione popolare ad Augusta, a cui sono invitati a partecipare cittadini, parlamentari, rappresentati istituzionali e operatori economici.

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