Mobilitazione. E’ la parola risuonata più volte ieri sera durante il consiglio comunale congiunto di Augusta, Melilli e Priolo, che si è tenuto nell’aula consiliare della cittadina megarese. La provincia di Siracusa prova dunque a reagire dopo lo smacco dell’assegnazione dell’autorità portuale a Catania in danno d Augusta, porto Core riconosciuto dall’Unione Europea. Il sindaco Cettina Di Pietro, visibilmente amareggiata per quello che considera un ero e proprio scippo, ha invitato tutti a mettere in atto forti azioni di protesta, per far capire, alla Regione come al governo nazionale, ha detto, che Siracusa non è la provincia babba.
Ha definito quello del ministro Del Rio un abuso perpetrato ai danni del territorio siracusano Dall’aula p, affollata come non mai, è partito dunque l’invito alla mobilitazione. E dopo che verrà pubblicato il decreto il Comune di Augusta è pronto a ricorrere alle vie legali contro quello che considera un sopruso.
Prima dell’inizio dell’assemblea, il presidente del consiglio comunale di Augusta ha letto i messaggi di alcuni sindaci assenti. Poi ha dato la parola ai primi cittadini di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa e solo alla fine hanno parlato i deputati regionali e nazionali (Marziano, Prestigiacomo, Amoddio, Sorbello, Di Marco e Vinciullo) che si sono detti disponbili ad inviare un documenti di ferma protesta al ministro Del Rio,
Gli obiettivi sono l’impugnazione e la richiesta di revoca del decreto che assegna a Catania la sede e la presentazione un esposto in Procura. E poi c’è anche la proposta avanzata dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo: chiedere al presidente Crocetta di correggere il tiro, rimangiare le inesattezze scritte nella richiesta motivata inviata al Ministero con l’indicazione di Catania preferita ad Augusta. Siracusa, insomma, è stanca di essere presa in giro.

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