“Mi spiace se sia passato un altro messaggio rispetto al mio pensiero. Nessuna classifica o graduatoria sui vaccini, ma una riflessione ragionata”. Questa la posizione del sindaco di Avola e vicepresidente vicario Anci Sicilia, Luca Cannata, dopo la polemica scoppiata per le sue parole su una radio locale, in merito alla priorità nella vaccinazione dei malati oncologici. La pandemia che affligge l’Italia da oltre un anno a questa parte ha unito il Paese, il vaccino sembra stia dividendo gli italiani e si assiste da settimane a un dibattito su una serie di “priorità”.“Durante gli oltre 20 minuti di intervista su una emittente siracusana – dice Cannata – ho chiesto allo speaker,innanzitutto, di non affrontare l’argomento con leggerezza, proprio per non fare paragoni ed evitare scontri tra i cittadini, tra le classi produttive e tra le istituzioni, fermo restando che, sicuramente, chi ha patologie oncologiche e di altro tipo deve essere tutelato prima degli altri. E ciò vale anche per i soggetti con disabilità, come ho dichiarato a più riprese durante l’intervento radiofonico, trovando d’accordo con me anche lo stesso speaker. Ho puntualizzato, però, che non occorre arrivare al conflitto tra istituzioni e cittadini, perché le prime devono, obbligatoriamente, tutelare la collettività e i diritti di tutti. Prendersi cura degli altri è un dovere quando si è un’istituzione e, dunque, come sindaco sento la responsabilità di tale ruolo e penso che tutti coloro che presidiano la salute e la sicurezza degli altri vadano sostenuti e non combattuti. Il sindaco garantisce attivamente la tutela e l’assistenza dei propri concittadini e per questo mi spiace l’incomprensione uscita dall’intervista”.“Anche perché – ha continuato il primo cittadino di Avola – proprio per i malati oncologici sono stato in prima linea in questi anni, ho voluto con determinazione la realizzazione per la prima volta nella mia città di una sede della Lilt di prevenzione tumorale e ho continuato a lottare con risultati concreti anche per avere un reparto funzionale e importante di oncologia nel presidio ospedaliero “Di Maria” della città che amministro”.Come scrivono Carlo Melzi d’Eril e Giulio Enea Vigevani sul Sole 24 Ore, “Chi governa non ha il diritto ma il dovere di vaccinarsi per primo”.“Io non mi sono ancora vaccinato – ha concluso Cannata – e lo farò per ultimo, come ho già dichiarato nell’intervista o, comunque, quando lo Stato lo riterrà opportuno. Sono amareggiato e mi spiace se sia passato un altro messaggio dal piccolo frammento video fatto girare sui social. I malati oncologici insieme ai soggetti fragili vengono prima di tutti, come tra l’altro ho ribadito più volte nell’intervista integrale, e mi auguro che le scelte statali possano portare alla loro immediata vaccinazione”. Navigazione articoli Recovery fund, Armao: “Il 66% delle risorse vada al Sud Italia” Siracusa. “Giornata dei beni culturali Sebastiano Tusa”. Domani Sindaco e Giunta al Parco Archeologico.