Come ogni anno, con l’approssimarsi dell’inizio della stagione balneare (fissata per domenica 16 maggio) il sindaco emette un’ordinanza con la quale, su proposta del dirigente del settore Igienico-sanitario, indica i tratti di costa fruibili ai bagnanti e, al loro interno, le porzioni vietate per ragioni di rischio igienico, come le aree portuali, o per la presenza di condizioni di pericolo per le persone. Il provvedimento – il numero 14 dell’11 maggio scorso – viene emesso in esecuzione di un’ordinanza con la quale la Capitaneria di porto, che ne ha la competenza, ha in precedenza individuato “i tratti di costa e specchi acquei” interdetti “per il sussistere di grave e attuale pericolo per la pubblica incolumità”. Tale ordinanza risale al 17 aprile del 2014, la numero 38, e nel tempo ha subito delle modifiche, l’ultima delle quali risale al 10 gennaio del 2018. I tratti di costa vietati, si legge nell’ordinanza sindacale, “pur ricadendo in zone più ampie dichiarate idonee alla balneazione, risultano però interdetti al transito e alla balneazione al fine di realizzare un’efficace salvaguardia della pubblica incolumità e di prevenire il verificasi di danni a persone o cose”. Il divieto di balneazione riguarda in tutti 24 punti della costa siracusana. Sedici sono proibiti per ragioni di sicurezza; 6 perché ricadono nella aree portuali (Porto grande, Porto piccolo, e baia di Santa Panagia); uno perché in zona tutelata; uno perché in corrispondenza della foce del fiume Cassibile. Navigazione articoli Trasporti: M5s, da decreto Sostegni in arrivo ulteriori 20 milioni per bus turistici Siracusa, lutto nella cultura. E’ scomparsa Lucia Acerra