“Sono arrabbiato con i miei calciatori perché nel secondo tempo si sono complicati la vita, protestando e subendo provvedimenti disciplinari che hanno condizionato il risultato finale”. Eleganza e aplomb nelle parole del presidente Salvo Montagno, amareggiato per una mancata vittoria causata da due espulsioni che hanno pesato non poco sul risultato finale. In 9 contro 11, il Città di Siracusa è stato raggiunto a 10 minuti dal termine, rischiando di cedere al Nebros i 3 punti. L’1-1 finale limita i danni di una gara che per circa 75 minuti gli azzurri hanno gestito senza troppe difficoltà, rischiando poco anche dopo essere rimasti in 10, ad inizio ripresa, per il rosso sventolato a Ricca dal signor Marino di Acireale. Qualche parola di troppo sia nel primo che nel secondo caso e azzurri in doppia inferiorità numerica dopo un primo tempo dominato, che aveva però prodotto un solo gol, quello realizzato nei minuti iniziali di testa da Celin, su cross di Pepe. Poi l’incredibile traversa di Ricca con una conclusione dalla distanza, la conclusione alta di Montagno, l’inzuccata a lato di Celin e il rigore calciato alto da Montagno al 45’. Ad un primo tempo interamente di marca aretusea, ha fatto da contraltare una ripresa in cui i padroni di casa hanno perso prima Ricca per due gialli di fila causati dalle proteste e poi Longo, ad una dozzina di minuti dal termine. Con gli azzurri in ripartenza, l’arbitro ha fermato il gioco, mostrando il rosso al difensore e concedendo la punizione dal limite da cui è poi scaturita la rete del pareggio di Travaglia. Mascara ha chiesto spiegazioni e l’arbitro lo ha espulso per doppia ammonizione. Nel finale, con il Città di Siracusa in doppia inferiorità numerica, Ferla ha salvato gli azzurri in un paio di occasioni e in un’altra Russo ha mandato fuori da buona posizione.

“Non so cosa i giocatori abbiano detto all’arbitro per meritare l’espulsione – prosegue il presidente azzurro – ma non giudico mai le prestazioni degli arbitri e non lo faccio neanche in questa circostanza. La colpa di quello che è successo è nostra perché bisognava capire il metro utilizzato dall’arbitro, evitando di protestare. L’arbitro si è irrigidito e ci ha lasciato con due uomini in meno. Giocatori di esperienza non possono cadere nel tranello delle provocazioni. Di buono c’è che siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo, visto che nel finale abbiamo rischiato di perdere. In questo momento purtroppo gira tutto male, mi auguro che al più presto la situazione cambi e che i nostri sacrifici vengano ripagati”. La squadra è uscita dal campo tra gli applausi dei tifosi presenti in tribuna. “Ho apprezzato gli applausi della maggioranza del pubblico presente allo stadio – aggiunge il presidente azzurro – a sottolineare lo spirito di sacrificio con cui i nostri giocatori hanno portato a termine la partita, difendendo il pareggio in condizioni molto complicate”.

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