L’incontro tra le associazioni nazionali dell’autotrasporto e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili si è concluso con un niente di fatto. Tutte le promesse e gli impegni sono stati disattesi. Le associazioni Fai Sicilia Assiotrat, Assotrasport, Confartigianato Trasporti e Fita-Cna proclamano lo stato di agitazione in quanto la situazione “non è più tollerabile”. Salvatore Bella, Segretario Fai Sicilia afferma che “era stata concessa fiducia alla viceministra Bellanova revocando i fermo del 4 aprile a seguito degli impegni assunti dalla stessa, tutti impegni disattesi. Essi riguardavano l’ erogazione dei contributi Marebonus, Investimenti e Formazione, fermi ormai da anni negli uffici del Ministero, trovare la forma per erogare immediatamente i 500 milioni di euro previsti dal Decreto Ucraina per compensare l’esorbitante aumento del costo del carburante che le imprese di autotrasporto hanno subito da gennaio 2022 (poi ulteriormente beffate dall’eliminazione del recupero di 21 centesimi sulle accise deciso a marzo dal governo)”.Se ciò non bastasse, alla riunione organizzata dall’Assessorato regionale infrastrutture tra gli autotrasportatori e la committenza, non si sono presentati la grande distribuzione, le agenzie di intermediazione e la committenza della filiera ortofrutticola: ciò è stato un chiaro segnale che gli assenti non intendono rispettare le regole stabilite dal Ministero riguardanti i contratti scritti o verbali, i tempi di pagamento e i tempi di attesa al carico e scarico. ”Prendiamo atto che la via del dialogo non è più percorribile e adesso pretendiamo che in massino 15 giorni vengano erogati tutti i pagamenti e venga trovata immediatamente una formula per spendere i 500 milioni. Diversamente verrà proclamato il fermo dei servizi di autotrasporto”. Navigazione articoli Siracusa. Rischio crollo sul tratto Terrauzza-Costa Bianca: scatta il divieto di accesso e balneazione Emittenti Tv a rischio chiusura in Sicilia: in arrivo sostegno della Regione