Ritorna domani, 3 agosto 2024, come sempre nell’ambito degli appuntamenti del Festival del Mediterraneo, quest’anno alla sua 21esima edizione, che animano e vivacizzano l’estate canicattinese, “Armonie Liberty”, lo spazio culturale ed espositivo promosso dal Museo TEMPO e dall’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni per valorizzare e promuovere il patrimonio artistico locale canicattinese, dalle architetture al design, dalla moda all’oreficeria e tutti gli aspetti legati allo stile Liberty che, nel coniugare bellezza femminile e natura, grazie ai suoi artisti, artigiani e scalpellini, hanno lasciato testimonianze tangibili nei volti, nelle figure floreali ed eclettiche scolpite nella pietra calcarea e nel legno. E proprio al legno è dedicato l’evento di questo 2024 “Armonie Liberty – dalla pietra al legno”, che vedrà protagonisti i falegnami che nei primi del ‘900, insieme agli scalpellini, hanno contribuito a rendere eleganti e uniche non solo le facciate dei palazzi e delle case di Canicattini Bagni ma anche le porte e gli interni con mobili ed arredi vari. A raccontare queste pagine dell’arte e della cultura della Belle Époque canicattinese saranno sabato 3 agosto 2024, con inizio alle ore 18:30, nella sala conferenza del Museo TEMPO di via XX Settembre 132, la Dott.ssa Teresa Di Blasi, antropologa, funzionaria della Sovrintendenza ai monumenti di Catania, con un intervento sugli “Splendori di Sicilia” e il canicattinese Rosario Amenta, appassionato di fotografia, che ha saputo cogliere con il suo obiettivo gli elementi di spicco dell’artigianato ligneo e la cui Mostra, insieme all’Esposizione degli oggetti che ripercorrono la laboriosa e creativa vita artigianale del falegname Paolo Aiello (1889 – 1978), sarà visibile, su appuntamento, sino al 30 settembre. L’appuntamento, moderato da Tanino Golino, Vice Presidente del Museo TEMPO, sarà aperto dai saluti del Sindaco Paolo Amenta, dell’Assessore alla Cultura Sebastiano Gazzara e del Presidente del Museo TEMPO, etnoantropologo e naturalista Paolino Uccello. Seguirà l’itinerario tematico lungo il percorso Liberty del centro storico, allietato dal giovane musicista Alessio Currò, che farà tappa, tra gli altri, al Palazzo Messina Carpinteri, sede della Biblioteca comunale, diretta dalla Dott.ssa Paola Cappè, che conserva tutt’oggi un’elegante porta Liberty. In serata, invece, sul palco di Piazza XX settembre, in occasione dello spettacolo “La Sinfonica” della Brass Band, sarà premiata la porta più elegante del Liberty canicattinese. Programma: Conferenza – “Armonie Liberty – dalla pietra al legno”Saluti istituzionali: Paolo Amenta – Sindaco di Canicattini Bagni Sebastiano Gazzara – Assessore alla Cultura Paolino Uccello – Presidente Museo TEMPO Modera: Tanino Golino, Vice presidente Museo TEMPO Interventi:Teresa Di Blasi – funzionaria della Sovrintendenza di Catania “Splendori di Sicilia” Mostra fotografica ore 19:30 a cura di Rosario Amenta “L’obiettivo sul Liberty minore” Itinerario Liberty L’arte della pietra narrata dal legno (passeggiata per le vie liberty di Canicattini Bagni) che si concluderà presso il Palazzo Messina Carpinteri, oggi sede della Biblioteca comunale, dove è conservata un’elegante porta Liberty. L’iniziativa culturale è condivisa con la Dirigente della Biblioteca, Dott.ssa Paola Cappé ed è allietata dal giovane musicista Alessio Currò. Arredi Liberty I falegnami di Canicattini Bagni si occupavano di produzione di arredi, porte e strumenti da lavoro contadino. Coloro che si distinguevano nell’eleganza dell’esecuzione venivano classificati come mobilieri ai quali le famiglie più facoltose si rivolgevano, in vista delle nozze, per realizzare l’arredo della casa. Le famiglie più modeste invece si limitavano alla commissione della camera da letto, “u buffittino” o “mienzu tunnu pi mangiari” quattro sedie, “a crirenza” per le stoviglie e “u casciabbancu” (cassapanca) che aveva la duplice funzione di contenere le coperte e la biancheria e fare anche da posto a sedere. Mentre nelle case più agiate si poteva trovare anche un salotto e la sala da pranzo. Coloro che non avevano finezza nell’arte ma erano dotati di un senso pratico venivano chiamati “mastri r’ascia” per la produzione di strumenti lignei agricoli. Questi alcuni tra i più abili falegnami del secolo scorso che si ricordano per originalità e professionalità, come ricostruito dai ricercatori del Museo TEMPO: Sebastiano Cianci (1887), Paolo Aiello (1889), Paolo Puzzo (1898), Emanuele Amato (1903), Giuseppe Bordonaro (1906), Sebastiano Di Domenico (1907), Giovanni Pensavalle (1907), Paolo Randazzo (1907 – 1984), Sebastiano Bonanno (1909), Paolo Randazzo (1909), Giuseppe Aiello (1911 – 1973), Paolo Aiello (1911), Santo Ciarcià (1911), Sebastiano Miano (1911), Emanuele Reale (1911 – 2000), Francesco Matarazzo (1912), Santo Petrolito (1912 – 2000), Santo Aloisio (1913), Antonino Tordonato (1916), Salvatore Petrolito (1917), Santo Petrolito (1921), Sebastiano Amenta (1922), Santo Di Mauro (1932), Sebastiano Randazzo (1932 – 2014), Alfio Barbagallo (1939). Navigazione articoli Villa Reimann, presentato il “Sicilian Shakespeare Festival”. 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