Querele e contro querele. La conferenza stampa di Simona Princiotta ha sollevato un altro polverone. Il sindaco Giancarlo Garozzo e la consigliera Carmen Castelluccio hanno reagito duramente alle accuse della collega. Si prevede dunque una battaglia a suon di carte bollate. “Le ennesime dichiarazioni diffamatorie della signora Princiotta nei miei confronti e di mio marito, Pino Pennisi, in conferenza stampa” valgono una nuova querela – dice Carmen Castelluccio». Lei e suo marito sono stati accusati dalla Princiotta d Pennisi di aver condizionato, nel dicembre 2014, funzionari comunali per concedere un contributo all’associazione Zuimama, per lo svolgimento di un campo estivo, nell’estate del 2015, per bambini meno abbienti. La ricostruzione della Princiotta sarebbe falsa per l’ex segretario provinciale del Pd. Che bolla come assolutamente infondato che “tra i file trovati nel pc di Arciragazzi Siracusa, fornito da Pennisi come presidente e ascoltato a novembre 2015 come semplice persona a conoscenza di fatti, ci sia la bozza della determina poi usata dai funzionari comunali per affidare il progetto a Zuimama, come ha affermato la Princiotta”. L’esponente Pd bolla come diffamatoria l’affermazione della Princiotta secondo cui “in una qualche registrazione, un consigliere comunale attesti che ho ricevuto un contributo di 12.000 euro per votare per l’approvazione del bilancio 2015 in cambio dell’approvazione del progetto di Zuimama”. ”. Carmen Castelluccio ha deposito in Procura, insieme al marito Pennisi, una voluminosa memoria difensiva. Documenti, foto, video, rassegne stampa, materiale da cui – si dice certa – “emerge con chiarezza che io e mio marito siamo totalmente estranei alla ideazione, preparazione e gestione dell’atto amministrativo e del progetto ad esso collegato. Attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini”. Navigazione articoli Melilli, il 2 novembre via alla refezione scolastica Noto, i carabinieri incontrano i bambini della “Collodi”