Non si arresta l’emorragia demografica della Sicilia, la cui popolazione scende al di sotto della soglia dei 5 milioni di abitanti. Alla luce dei dati contenuti nell’ultimo Censimento permanente dell’Istat, al 31 dicembre 2021 la cittadinanza isolana ammonta a 4.833.329 residenti, con una perdita di 169.575 individui in dieci anni e un calo percentuale del 3,4%.

Si spopola l’entroterra della Sicilia

Un dato particolarmente significativo e che diventa sensibilmente marcato nelle aree territoriali più interne, dove si registra la “fuga” maggiore dei residenti. Secondo l’Istat, le province siciliane prevalentemente colpite dal fenomeno in termini percentuali sono quelle di AgrigentoCaltanissetta, Enna e Messina.

All’ombra della Valle dei Templi dal 2011 al 2021 è stata registrata una discesa di 30.950 abitanti, pari al -6,9% che ha determinato una riduzione da 446.837 a 415.887 abitanti. Nel Nisseno la popolazione è passata ai 273.099 abitanti del 2011 ai 251.715 abitanti del 2021, con una perdita di -21.384 e una flessione del -7,8%.

Sicilia, un abitante su dieci in fuga da Enna

Nella vicina provincia di Enna si registra la peggiore percentuale di abitanti in partenza nell’arco del decennio: -9,6% per un totale di -16.721 residenti. In quest’area la popolazione è dunque passata da 173.451 abitanti a 156.730 abitanti. In parole povere, un abitante su dieci ha abbandonato l’area più intera della Sicilia.

Secondo il Censimento permanente dell’Istat, in termini di unità è però Messina a subire la flessione maggiore, con ben 46.595 persone “sparite” in dieci anni, pari a -7,2%. Dal 2011 al 2021 la popolazione del Peloritano si è ridotta da 649.824 a 603.229 persone.

Catania e Palermo, poli opposti

Nelle altre province, a Catania si registra il calo minore di abitanti, con sole 1.251 persone che hanno lasciato la zona etnea (-0,1%). Qui la popolazione è passata da 1.078.766 a 1.077.515 residenti, uno scarto relativamente minimo. Sul versante occidentale della Sicilia, a Palermo e provincia, la diminuzione degli abitanti è stata più corposa e ha riguardato 34.594 persone (-2,8%) con un passaggio da 1.243.585 a 1.208.991 residenti in 10 anni.

Siracusa e provincia sono andate via 14.033 persone in un decennio (decremento del -3,5%) con una popolazione passata da 399.933 a 385.900 unità. In calo anche la popolazione della provincia di Trapani che registra una perdita di -12.697 soggetti (-3%) e una discesa da 429.917 a 417.220 unità.

A Ragusa cresce la popolazione

Tra le nove province della Sicilia l’unica a registrare un trend positivo è quella di Ragusa. Sorprendentemente, in questa zona dell’Isola si sono aggiunte 8.650 persone, per una percentuale positiva del 2,8%. La popolazione è quindi cresciuta dai 307.492 residenti nel 2011 ai 316.142 residenti del 2021.

Infine l’Istat segna questa curiosità. La Sicilia è una delle regioni italiane con il più alto numero di centri fra i più belli d’Italia. Sono 21 e sono Castelmola, Castiglione di Sicilia, Castroreale, Cefalù, Erice, Ferla, Gangi, Geraci Siculo, Militello in Val di Catania, Montalbano Elicona, Monterosso Almo, Novara di Sicilia, Palazzolo Acreide, Petralia Soprana, Salemi, Sambuca di Sicilia, San Marco d’Alunzio, Savoca, Sperlinga, Sutera e Troina. Tutti questi bellissimi comuni però registrano uno spopolamento continuo. Anche lì la ricerca di un lavoro porta i giovani a trasferirsi e a lasciare il proprio comune, anche se questo rientra tra quelli più belli d’Italia.

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