<<A distanza di tre anni dalla vicenda Sk Capital, la zona industriale di Siracusa potrebbe ripiombare nuovamente in quella condizione che tenne molti lavoratori col fiato sospeso per parecchi mesi>>. Sono le dichiarazioni di amarezza e perplessità rilasciate dal segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, in merito alla vicenda della vendita dello stabilimento di Augusta agli algerini di Sonatrach. <<Come sindacato territoriale riteniamo prematuro esprimere qualsiasi giudizio sull’opportunità di carattere industriale e strategico di questa operazione.
Invece – prosegue Alosi – stigmatizziamo il comportamento dei dirigenti aziendali sull’eccesso di riservatezza di tutta questa operazione, che proprio per le modalità con cui è stata condotta, risulta sospetta.
A tal riguardo – aggiunge il segretario della Cgil siracusana – ci siamo da subito attivati anche in raccordo con le segreterie regionali e nazionali per avviare tutte quelle azioni necessarie a comprendere il perimetro, la portata e le ricadute di questa vendita, chiedendo intanto specifici incontri presso il ministero dello sviluppo economico. Riteniamo cmunque necessario, contestualmente al già dichiarato stato di agitazione e blocco dello straordinario, avviare un ciclo di assemblee nella raffineria.
Crediamo inoltre – termina Alosi – che il disimpegno dalla nostra zona industriale di una multinazionale come la Esso, la quale ha accompagnato i processi di sviluppo industriale in questa nostra area in quasi 50 anni, non possa far disperdere un immenso capitale di rapporti e responsabilità verso il nostro territorio senza che vi sia stato una preventiva e assoluta condivisione del progetto>>.

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