Ha completato il percorso in 67 ore, rientrando abbondantemente nelle 90 prescritte dal regolamento. Orazio Zarbano, atleta del Bici Club Melilli-Villasmundo, ha centrato pienamente l’obiettivo alla Parigi-Brest-Parigi, sfida della randonnée (manifestazione per ciclisti che amano le lunghe distanze), partita lo scorso 20 agosto. Si corre una volta ogni quattro anni, dalla capitale francese all’Atlantico e ritorno in 90 ore al massimo, per complessivi 1.200 chilometri. Insieme all’atleta della squadra del presidente Concetto Ragusa altri 22 corridori siciliani. Alla manifestazione sportiva hanno partecipato circa 8.000 ciclisti.

La celebre corsa transalpina nasce nel 1891, da un’idea di Pierre Giffard per rilanciare il quotidiano ‘Auto-Vélo’ e si correva ogni 10 anni. Era riservata ai professionisti, fino al 1951, in quanto ‘L’Équipe’, che organizzava l’evento non trovò più concorrenti. Da quell’anno è diventata una corsa amatoriale disputata ogni quattro anni. Erano anni di ciclismo eroico, in cui si correva con bici da venti chili, senza cambi, su strade fangose o dissestate, punteggiate dai chiodi che si staccavano dalle suole dei contadini. Si correva da soli, senza squadra, i distacchi erano non di secondi, come nel ciclismo di oggi, ma di ore.

La Parigi-Brest-Parigi appartiene alla categoria delle randonnée: si corre sfidando se stessi, per completare il percorso entro il numero massimo di ore previsto. In questo caso, appunto, 90 ore complessive.

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