«La comfort letter rilasciata per Isab Lukoil di Priolo dal Comitato di Sicurezza Finanziaria, così come più volte chiesto e auspicato dal sindacato, è una notizia che incoraggia un cauto ottimismo su uno dei fronti critici della zona industriale siracusana, ma non per questo sufficiente. La nostra mobilitazione continua affinché tutti i fronti di crisi aperti diventino centrali in una piattaforma Siracusa che guarda ad un unico obiettivo: salvaguardia del lavoro e, con esso, dell’intera economia provinciale».

Questo il commento dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil territoriali, Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti, alla notizia della garanzia giuridica dello Stato che riapre le linee di credito per la raffineria di Priolo.

«La possibilità di acquistare petrolio non russo dopo il 5 dicembre – continuano i tre segretari – consentirà alla Lukoil di programmare la propria attività nonostante le sanzioni in atto proprio da quella data.

La nostra mobilitazione, però, continua – aggiungono ancora – I temi in ballo sono tanti e Lukoil è sicuramente uno tra questi. È un primo passo a cui ne dovranno seguire tanti altri.

Il sindacato siracusano si mobilita per salvaguardare il lavoro e guardare ad una industria green che continui le proprie produzioni nel nostro polo – concludono Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti – E lo faremo coinvolgendo tutte le associazioni datoriali perché difendere il sistema industriale significa tutelare il sistema economico siracusano».

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