“Il virus ha colto impreparate diverse famiglie, non adeguatamente attrezzate per quello che è stato un repentino switch off esistenziale. La vita di tutti i giorni per impiegati, professionisti e studenti si è spostata, da un giorno all’altro, dal “de visu” e dal “brevi manu” all’online, al virtuale, creando un disagio palpabile. Per questo, allo scoppio dell’emergenza, avevamo chiesto al Comune di Siracusa l’apertura delle reti wi-fi in tutti i quartieri, all’insegna di quella “Smart-city” tanto decantata, in modo da far superare la prima barriera per “connettersi” in questa nuova “dimensione”. A parlare è il Comitato Scuole Sicure di Siracusa, che propone a Lucia Azzolina, Gaetano Manfredi e Stefano Patuanelli, rispettivamente ministri della Pubblica Istruzione, Università e ricerca e Sviluppo economico, di provvedere a predisporre, in sinergia con le scuole, gli enti locali e finanche le aziende, un “bonus socio-digitale”, da distribuire a tutti gli studenti, in particolare a quelli che dovrebbero sostenere gli esami di terza media e di Stato, in modo che possano accedere, dalle 8.30 alle 17.00 dal lunedì al sabato, per la durata delle restrizioni del contenimento sanitario, gratuitamente alla rete internet senza limiti di giga. “Inoltre, per favorire l’inclusione digitale- spiega il Comitato- e sappiamo che alcuni istituti del territorio si sono già mobilitati, sarebbe il caso che le scuole eseguissero un censimento per rilevare quanti alunni, al momento, siano sprovvisti di dispositivi utili ai collegamenti, provvedendo a fornirli, attingendo a fondi pubblici o dai soldi risparmiati, ad esempio, nelle spese delle utenze e di gestione.” “Si tratta- spiega il Comitato- di interventi da predisporre nell’immediatezza, perché purtroppo anche su questo fronte non abbiamo avuto una programmazione lungimirante. Da questa dura esperienza, infatti- continua- dobbiamo rivalutare il concetto di “prevenzione” e puntare su una progettualità che in caso di calamità di ogni genere possa consentire alle persone di essere a contatto con il mondo esterno e ricevere da tutte le istituzioni la giusta assistenza. Un aspetto da non trascurare è quello dell’alfabetizzazione e dotazione informatica degli over 60, fascia anagrafica che oggi risente maggiormente dell’isolamento. Dobbiamo- conclude il Comitato- adeguarci ai tempi, non lasciandoci cogliere di soppiatto da eventi che sconvolgono le nostre vite e i cui effetti negativi possiamo contrastare con i giusti mezzi. Navigazione articoli Emergenza sanitaria, la Uil chiede chiarezza Covid-19, tre richieste della Giunta a Musumeci e all’assessore Razza Il sindaco Italia: c’è una frattura tra città e vertici sanitari