Il raddoppio ferroviario Messina-Catania è opera da 2,3 miliardi di euro di investimento interamente finanziato, attesa da almeno un ventennio. Prevede, oltre al raddoppio della linea ferroviaria tra Giampilieri e Fiumefreddo, lunga circa 42 km di cui l’85% in galleria, la realizzazione delle nuove fermate di Fiumefreddo, Sant’Alessio-Santa Teresa, Alcantara, Taormina, Nizza-Alì e Itala-Scaletta. “Quel raddoppio di linea, lungamente atteso, porterà benefici a cascata sull’asse nord-sud della nostra regione e renderà possibili quegli accorgimenti sulle linee a cui stiamo già lavorando, d’intesa con il Mit, e che riguardano anche altre province, come quella di Siracusa”, commenta il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Ficara (MoVimento 5 Stelle). Paolo Ficara, insieme al vice ministro Giancarlo Cancelleri, sottolinea come questo intervento: “creerà le condizioni per l’incremento dell’offerta ferroviaria siciliana e velocizzerà i servizi e il collegamento tra i capoluoghi di Catania e Messina, con benefici anche per i collegamenti con Ragusa e Siracusa. Non è di meno importanza, in un momento in cui si richiedono interventi di stimolo per l’economia, ricordare come un’opera da 2,3 miliardi significhi anche apertura di cantieri e lavoro per centinaia di persone”. Navigazione articoli SIRACUSA. CAMBIA LA VIABILITÀ NELLA ZONA UMBERTINA A PARTIRE DA LUNEDÌ PROSSIMO SORTINO. INTITOLATO AI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO IL LARGO ALL’INGRESSO DEL COMUNE IBLEO