Il gemellaggio tra Siracusa e Castellammare di Stabia nel nome di Nicola De Simone e la concessione della cittadinanza onoraria alla moglie e alla figlia del calciatore morto 40 anni fa; una variante in Scia per un silos di un mulino; e una mozione urgente sul “bando periferie”. Sono questi i tre punti discussi ed approvati ieri sera dal consiglio comunale, che poi si è aggiornato a venerdì, alle 18,30, per affrontare gli altri argomenti all’ordine del giorno. La seduta è stata introdotta da una lunga serie di interventi preliminari e da un minuto di raccoglimento per ricordare l’editore Arnaldo Lombardi, recentemente scomparso, chiesto da Ezechia Paolo Reale. Il primo a prendere la parola è stato Curzio Lo Curzio per chiedere al presidente, Moena Scala, di intervenire per far rimuovere il ponteggio e la gru montati da anni alla sede dell’ex Provincia di via Malta, nonostante i lavori a rilento, e pagati con i soldi dei cittadini. Mauro Basile ha affrontato la questione dell’area del nuovo ospedale, chiedendo che l’Assise confermi quanto già deciso, e successivamente ribadito, sulla realizzazione del nosocomio alla Pizzuta senza farsi dettare le decisioni da altri. Secondo Basile (che ha stigmatizzato il fatto di non avere ricevuto la solidarietà dell’Amministrazione in occasione del recente sciopero della fame fatto assieme a Salvatore Castagnino e Vincenzo Vinciullo) le tre nuove aree individuate dal perito nominato dall’Asp e dalla Regione rischiano di allungare di molto i tempi perché il Consiglio non potrà decidere senza gli opportuni iter svolti dall’Ufficio tecnico. Basile ha trovato il sostegno di Giuseppe Impallomeni, per il quale non possono essere né il presidente Musumeci né l’assessore Razza a decidere su una materia di competenza del consiglio comunale. Per Impallomeni la vicenda rischia di diventare un altro fallimento del politica siracusana come accaduto per la sede della Banca d’Italia, per la Camera di commercio e per la gestione dell’aeroporto. Paolo Reale ha preso la parola per annunciare l’apertura del conto corrente “Save the blu lion” dove versare i soldi per acquistare gli abbonamenti da sostenitori del Siracusa calcio e favorirne l’iscrizione in Lega Pro. Reale ha detto che sono già stata effettuati i primi bonifici e tra questi quello del sindaco Italia. Il consigliere, inoltre, ha annunciato di avere depositato una richiesta di modifica dello Statuto per evitare l’innalzamento da 7 a 9 del numero degli assessori così come previsto dalla recente legge regionale. Per Siracusa sarebbero troppi, avendo delle spese aggiuntive, poiché disporrebbe degli stessi assessori previsti per città più grandi come Catania. Il gemellaggio con Castellammare di Stabia e di cittadinanza onoraria per moglie e la figlia di Nicola De Simone, chiesti dai consiglieri di Amo Siracusa, è stata affrontata subito grazie alla proposta di prelievo avanzata da Michele Buonomo. Ad illustrarla è stata Michele Mangiafico che ha insistito sul valore, non solo simbolico, di un atto che suggella un’amicizia lunga 40 anni; poi ha annunciato che lo stesso iter, in questi giorni, è in corso nel comune campano. Prima del voto finale, Buonomo ha proposto un emendamento che prevede anche la posa di una targa allo stadio con il nome del calciatore morto (mai collocata nonostante l’intitolazione dell’impianto) da affiggere nel giorno della consegna delle due cittadinanze. Anche l’emendamento è stato approvato. Nel dibattito sono intervenuti inoltre Salvatore Costantino Muccio, Ferdinando Messina e Reale. Anche la variante di Scia proposta dalla “Società molitoria san Paolo”, di contrada Santa Teresa Longarini, è stata affrontata dopo una richiesta di prelievo del punto. A proporla era stato Reale, motivandola come segnale di attenzione verso chi in città fa impresa in un momento di difficoltà economiche. Il provvedimento, di natura tecnica, è stato illustrato dall’ingegnere comunale Agostino Calandrino. La richiesta, contenuta in un’istanza presentata lo scorso febbraio, era di portare un silos a 26 metri di altezza, dagli attuali 16 – così da allinearlo all’attiguo fabbricato principale – confermandone la destinazione d’uso e tutti gli altri parametri. La deroga per gli impianti produttivi, ricorrendone le condizioni, è prevista dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale e deve essere concessa dal consiglio comunale. Impallomeni, nella veste di presidente, ha illustrato il voto favorevole della commissione Urbanistica su una richiesta in tutto simile a quella per un altro silos della stessa azienda già modificato 2 anni fa, e Lo Curzio ha evidenziato come sulla proposta non ci siano stati voti contrari dai componenti della commissione. Tra gli altri interventi, Costantino ha evidenziato positivamente la sollecitudine con la quale gli uffici hanno istruito la pratica per un’azienda che “vuole creare sviluppo” mentre Messina e Mangiafico hanno chiesto quale fosse il parere dell’Amministrazione su una variante che comunque incide sul paesaggio. Ha replicato l’assessore all’Urbanistica, Giusy Genovesi: la questione, ha detto, non è stata oggetto di discussione in Giunta in quanto si tratta di una procedura meramente tecnica. Interventi di banchi anche da Chiara Ficara e Andrea Buccheri. Infine, sempre dopo un prelievo, Roberto Trigilio (nella veste di primo firmatario con Ficara e Silvia Russoniello), ha illustrato la mozione urgente sul “bando periferie” approvata con 16 sì e tre astensioni. Il Consiglio con questo voto impegna l’Amministrazione a predisporre gli atti propedeutici ai progetti finanziati poiché nel 2019 c’è la possibilità di ottenere l’accreditamento delle somme spese dal Comune e opportunamente documentate, poiché “si è reso necessario – si legge nella mozione – adeguare e coordinare le convenzioni già stipulate”. L’ex sindaco Giancarlo Garozzo, nel dicembre di due anni fa, sottoscrisse la convenzione con il presidente del consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, per un finanziamento di oltre 13 milioni da spendere per la riqualificazione dei quartieri più degradati, somma alla quale si aggiunge una compartecipazione del Comune per più di 4 milioni. L’erogazione delle somme era stata, in un primo momento bloccata dal nuovo Governo. Per l’Amministrazione è intervenuto in aula il vice sindaco, Giovanni Randazzo, che ha ricostruito la vicenda evidenziando come gli uffici abbiano già compiuto tutti gli atti necessari, attivando anche una richiesta di anticipazione alla Cassa depositi e prestiti che però non è stata ancora concessa per la mancata approvazione dei bilanci preventivo 2019 e consuntivo 2018. Hanno dato un contributo al confronto con i loro interventi anche Mangiafico, Buccheri e Reale che ha stigmatizzato proprio i ritardi nell’approvazione dei due bilanci. Navigazione articoli AVOLA (SR). FAVORIVA ALCUNI DETENUTI: ARRESTATO PER CORRUZIONE. Incontro tra Capitaneria e gestori degli stabilimenti balneari