Il decreto approvato il 24 novembre scorso dal Consiglio dei Ministri richiede la definizione di un nuovo piano di controlli da parte del Ministero dell’Interno.

L’istituzione del super green pass, nonché nuove regole per le regioni che passano in zona gialla o arancione (per il rosso non ci sono cambiamenti), pongono la necessità di un potenziamento dei controlli, anche perché i dubbi a riguardo sono diversi. Ad esempio: come verrà differenziato il green pass rafforzato da quello ordinario? Ci saranno due certificati differenti?

Nell’attesa di risposte, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sta ragionando su come potenziare i controlli in vista delle festività natalizie, ma probabilmente prima di emanare qualsiasi circolare attenderà la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale per capire cosa effettivamente cambierà.

Una cosa è certa: saranno mobilitati poliziotti – e forse anche l’Esercito – per potenziare i controlli in quello che probabilmente è il periodo dell’anno che smuove il maggior numero di persone.

Controlli super green pass: il piano del Viminale

Già la prossima settimana il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, avrà un incontro con i prefetti per definire quelle che saranno le linee guida per i controlli del super green pass nel periodo natalizio. A tal proposito, ricordiamo che la certificazione rafforzata entrerà in vigore già il 6 dicembre in zona bianca, e verrà richiesta comunque fino al 15 gennaio 2022 per l’accesso ad alcune attività.

Nel dettaglio, il calendario dei controlli dovrebbe essere così strutturato:

  • dal 6 al 19 dicembre 2021 controlli a tappeto, specialmente nelle zone della movida;
  • dal 20 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 i controlli dovrebbe essere allentati, e dovrebbero essere effettuati a campione.
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D’altronde, da parte del Ministero dell’Interno c’è la consapevolezza che controllare ogni giorno milioni di persone, in diversi ambiti tra l’altro, sarà pressoché impossibile. Basti pensare ai mezzi pubblici, per i quali il decreto del 24 novembre introduce l’obbligo del green pass (è sufficiente quello ordinario): come si può pensare di controllare tutti i viaggiatori di metro, autobus e tram, specialmente nelle grandi città?

Proprio per questo dovrebbe esserci, almeno nelle prime settimane, un notevole dispiegamento di forze di Polizia per i controlli nelle strade. E non solo, perché potrebbero venire in soccorso altri comparti: ad esempio, anche i militari impegnati nell’Operazione Strade Sicure potrebbero essere utilizzati, così come ai Comuni verrà chiesto di contribuire avvalendosi del supporto degli agenti di Polizia locale.

Controlli super green pass e l’incognita sanzioni

Mario Draghi non ne ha fatto mistero in conferenza stampa, ribadendo che ai fini del contenimento del virus la componente dei controlli rappresenta una “parte fondamentale”. Un compito importante per il Ministro dell’Interno, con l’assicurazione che “le Forze dell’Ordine saranno mobilitate in modo totale”.

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Ed è proprio per questo motivo che – per evitare ogni tipo di paradosso – è stato deciso di fissare un obbligo vaccinale anche per le Forze dell’Ordine tutte, militari compresi.

Ma quali saranno, per le Forze Armate e di Polizia, le conseguenze di questo potenziamento dei controlli? Si parla anche di un possibile allungamento dei turni di servizio, da pagare con le risorse stanziate per gli straordinari.

Resta poi da capire quali saranno le sanzioni: nella bozza del decreto non viene fatta menzione alcuna, quindi dovrebbero esserci le stesse multe previste per coloro che oggi, pur non avendo la certificazione, accedono ai servizi per i quali è obbligatorio il green pass, con importo quindi che va dai 400,00€ ai 1.000,00€.

Va detto, comunque, che per il momento i controlli delle autorità non hanno portato a chissà quali multe. Secondo gli ultimi dati aggiornati a inizio mese, infatti, dal 15 ottobre le sanzioni tra cittadini e imprese sono nell’ordine delle poche migliaia.

Come verrà controllato il super green pass

L’incognita più rilevante è quella su come effettivamente verrà verificata la tipologia di green pass. Al momento, sembra che sia allo studio una nuova versione dell’app “Verifica C19” utilizzata appunto per verificare la validità del green pass.

Il QR Code, infatti, dovrebbe essere inserito in una schermata con più funzioni: a seconda delle situazioni verrà impostata quella di cui si necessita. Ad esempio:

  • per i controlli nei ristoranti una volta “fotografato” il QR Code si otterrà il via libera solamente se il green pass è stato rilasciato a seguito di vaccino o guarigione da meno di sei mesi, quindi solamente se si tratta di un green pass rafforzato;
  • per i controlli negli altri ambiti dove basta il green pass ordinario, invece, la funzione sarà la stessa di quella utilizzata oggi. Via libera, quindi, anche nel caso di certificazione rilasciata a seguito di tampone negativo.
Italia, tra green pass e nuove regole per scuola e trasporti - SWI  swissinfo.ch

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