Prima il convegno, poi la visione del trailer del film a lui dedicato, infine l’inaugurazione della mostra alla chiesa di San Cristoforo e all’Atelier Artigia. E’ stata una serata lunga, intensa e partecipata quella che Siracusa ha dedicato al maestro Salvatore Accolla, pittore “outsider”, il cui talento innato è stato celebrato ieri da illustri studiosi provenienti anche da altre parti della Sicilia (Caltagirone e Palermo) e dell’Italia. Presente al salone Borsellino, infatti, anche Daniela Rosi, veronese, curatrice della mostra e moderatrice della tavola rotonda durata circa due ore. Ad organizzare il tutto è stato l’imprenditore siracusano Benedetto Speranza. Accolla, pittore umile e modesto, ha seguito i lavori seduto tra il pubblico, avvicinandosi solo alla fine al tavolo dei relatori per un breve saluto e un fugace ringraziamento agli intervenuti, tradendo un pizzico di emozione.

Ad introdurre la serata, è stato Giuseppe Rosano, membro del comitato “Siracusa 2750”. <<Accolla – ha esordito Rosano – ispira una grande simpatia, che riesce a trasmette ai suoi quadri. La sua pennellata è forte, energica ma colma di amore e di sentimento. La sua matita su carta esprime segni distintivi, quasi primitivi ma pieni di passione umana. Accolla non segue canoni specifici, non ha uno stile pedissequo, è unico nel suo genere. Lo è anche nelle sue poesie dialettali, fatte di accadimenti della vita vissuta, qualche volta di fatti travagliati, per un periodo di sofferenza che ha attraversato. Accolla non riuscirebbe a creare i suoi quadri e scrivere le sue poesie, che narrano anche l’amore per il suo cane Righel, se non pensasse e non agisse da siciliano>>. Per il vicesindaco Francesco <<il bisogno di esprimere la propria creatività, ci racconta di una libertà che è qualcosa di straordinario e che va al di là della sua arte. Accolla rappresenta il manifesto dell’artista, dell’artista che esiste a prescindere, per il suo bisogno insopprimibile di esprimere se stesso. Nelle sue parole ci parla della sua libertà ma ci racconta anche di tutta quella ricchezza storica, culturale e paesaggistica che noi siracusani possediamo e che spesso non consideriamo. Il maestro Accolla è un vanto per la nostra città>>.

Fabrizio Romano presidente del Rotary Augusta ha parlato brevemente dell’incontro tenuto nella città megarese sull’arte di Accolla, mentre Daniela Rosi, responsabile LAO (laboratorio pro artisti outsider) ha spiegato come ha conosciuto Accolla. <<Ho letto un articolo di Veronica Tomassini sul Fatto Quotidiano e ho deciso di conoscere l’artista. Così, approfittando del mio viaggio in Sicilia, ospite di Rosetta Giombarresi, mi sono imbattuta online in Benedetto Speranza e gli ho chiesto di organizzare l’incontro con Accolla. Mi sono innamorata della sua arte e, dato che stavo preparando una mostra cosiddetta “fuoriserie” a Torino, l’ho voluto nella mia scuderia, portando le sue opere nella città piemontese>>. Eva Di Stefano, storica dell’arte, fondatrice e direttrice dell’osservatorio di Outsider Art di Palermo, ha passato in rassegna la galleria dei migliori artisti siciliani outsider degli anni 50 e 60 (tra cui alcuni analfabeti ma fuoriclasse del pennello), spiegando come ne salvato le opere. Sulla stessa lunghezza d’onda Domenico Amoroso, mentre il semiologo Salvatore Sequenzia ha illustrato analiticamente l’arte di Accolla. Conclusione affidata a Veronica Tomassini, giornalista, scrittrice e blogger, che ha pubblicato due articoli in pochi mesi sul Fatto Quotidiano, raccontando la storia del pittore siracusano. Dopo la visione del trailer del film documentario, cui ha partecipato lo stesso Accolla e la cui “prima” sarà a Siracusa, relatori e pubblico si sono spostati alla chiesa di San Cristoforo e poi all’Atelier Artigia di via Resalibera 2 per l’inaugurazione ufficiale delle due mostre, che saranno aperte al pubblico da oggi a martedì 19 dicembre alle 9 alle 19.

 

 

 

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