I lavoratori del settore agrumicolo sono al collasso. L’allarme è lanciato da Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa, e da Mimmo Bellinvia, segretario della Flai. <<Il comparto – dicono – è in forte sofferenza e di certo non per mancanza di mercato. La causa è da addebitare al maltempo che ha inciso pesantemente sulle produzioni così che a febbraio sono di fatto finiti i frutti, comportando mancanza di lavoro per i raccoglitori che quest’anno sono stati impegnati per meno del 50% delle giornate in cui hanno avuto occupazione negli anni precedenti. Tutto questo – proseguono Alosi e Bellinvia – non solo comporta una riduzione insostenibile dei guadagni, ma anche la forte contrazione delle indennità di disoccupazione>>. In una situazione dalle caratteristiche così drammatiche c’è però uno spiraglio. Ed è a questo che punta la Cgil e la Flai. <<La Regione – affermano i sindacalisti – ha dichiarato lo stato di calamità che dovrebbe essere riconosciuto dal Consiglio dei ministri. Noi chiediamo gli ammortizzatori sociali in deroga, in modo che vengano impegnate risorse sufficienti per coprire i contributi per tutte le giornate di lavoro non effettuate così che possano avere le stesse indennità di disoccupazione del 2016>>. I due sindacalisti rilevano anche quanto il mercato del lavoro nel settore sia messo ancor più in difficoltà da manovali a cottimo. <<Noi abbiamo lottato perché gli operatori avessero garantite le giornate di lavoro, invece ora ci sono lavoratori che accettano il cottimo e che percepiscono 7 centesimi per ogni chilo di frutto raccolto A fronte di tutto ciò, abbiamo già fissato per domani un’assemblea di tutti i lavoratori agrumicoli di Lentini, Carlentini, Francofonte e dell’intera area calatina, a cui seguirà una manifestazione. L’obiettivo, ovviamente, è quello di indurre la Regione a trovare le risorse per garantire almeno gli ammortizzatori in deroga, una manovra che dovrebbe comportare un impegno di spesa di circa 5 milioni di euro>>.

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