Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Pippo Incatasciato, Segretario provinciale per Azione Provinciale Siracusa:

“In merito alla notizia sul dimensionamento scolastico che, in provincia, sta sollevando numerose polemiche e critiche da parte di addetti ai lavori, delle famiglie e degli studenti, “Aione Provinciale Siracusa“ ritiene doveroso fare chiarezza al fine di trovare le soluzioni a scongiurare il completamento di un iter che porterebbe alla riduzione dell’offerta formativa alla popolazione della provincia di Siracusa.

Bisogna evidenziare che il paventato dimensionamento degli Istituti Scolastici della provincia di Siracusa è il frutto di un Decreto licenziato dal Governo Nazionale che tiene conto solo dei freddi numeri dettati dalla statistica, senza tener conto delle realtà territoriali così differenti da regione a regione, da provincia a provincia.

Differenze che dovrebbero essere fatte valere in quegli organismi, come la Conferenza Provinciale, dove dovrebbero prevalere interessi comuni della provincia e non campanilismi tra le amministrazioni. Diversamente, si sacrificheranno Istituti che, nonostante abbiano i requisiti per mantenere l’autonomia, finiscono nella tagliola del dimensionamento.

Paradossale è il caso dell’Istituto Comprensivo “S. Alessandra“ di Rosolini, che citiamo come esempio, che, pur possedendo tutti i requisiti richiesti ad un Istituto Comprensivo per mantenere l’autonomia, in termini di iscritti, di classi e di numero di insegnanti sempre in crescita negli ultimi cinque anni, è stato tra i dieci Istituti della provincia ad essere sacrificato in nome del dimensionamento scolastico dettato dai soliti presunti risparmi economici che sempre prevalgono sulla qualità e la buona gestione dell’offerta formativa.

Stessa sorte per il “Brancati“ di Pachino smembrato tra “Verga“ e “Pellico“ ed il “Bartolo“ che perderebbe l’autonomia e verrebbe accorpato al “Calleri“. Si, dieci Istituti Scolastici. Questo è il sacrificio chiesto ad una realtà come la provincia di Siracusa, alla stregua delle città Metropolitane di Palermo e Catania.

E questo è stato fatto senza tener conto della complessità territoriale della Provincia di Siracusa e del tessuto socioeconomico che potrebbero scongiurare la perdita dell’autonomia scolastica di alcuni istituti della provincia. Infatti, la presenza di una estesa zona montana con comuni di piccole dimensioni che consentono di porre deroghe ai numeri del dimensionamento, può costituire la soluzione al problema, chiedendo che il dimensionamento scolastico in Provincia di Siracusa venga ridotto nel numero di accorpamenti tra istituti scolastici. Convinti che vi sia la necessità di mantenere l’autonomia scolastica dell’istituto “Chindemi“, a Siracusa, quale importante baluardo di legalità nel quartiere Grottasanta e d’osservatorio provinciale contro la dispersione scolastica. In un quartiere obbiettivamente problematico, e a rischio povertà educativa, una realtà all’avanguardia come il Chindemi non può essere sacrificata solo per la mancanza di 11 iscritti, come da mandato conferito dal Consiglio Comunale al Sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

Pertanto, “Azione provinciale Siracusa“, chiede alla deputazione regionale di attivarsi nel chiedere la deroga al dimensionamento provinciale per le motivazioni sopra esposte con la riduzione degli accorpamenti degli istituti scolastici interessati“.

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