Ridare centralità al lavoro e mettere n campo tutte le iniziative necessarie per rilanciare occupazione ed economia. Questo il fulcro dei lavori del direttivo Cgil. <<Con la consapevolezza che il nostro è un territorio fortemente segnato dalla crisi occupazionale e non solo – dice il segretario Roberto Alosi, – la Cgil deve misurarsi con tre questioni. La prima: come difendere l’occupazione che esiste, perché si continua a perdere lavoro; la seconda: cosa facciamo per creare nuova occupazione per cercare di contribuire, con le nostre azioni, a; la terza: come far ripartire gli investimenti. Un progetto da portare avanti sulla scorta di un’analisi del territorio, in sinergia con ogni Comune della provincia che, uno per uno, indichi tutte le condizioni di risorse economiche che a vario titolo convergono sui rispettivi territori. Infine come attirare gli investimenti: non v’è dubbio che occorre aprire dialoghi concreti con le grandi aziende, se si ritiene ancora che l’area industriale possa rappresentare fonte di lavoro soprattutto con il piano di risanamento ambientale e le bonifiche, ma anche con la politica e le istituzioni. Una cosa è certa, c’è una stretta connessione tra investimenti pubblici e privati: se mancano i primi – ad esempio per le infrastrutture – che possono rendere il territorio attrattivo e competitivo, difficilmente arriveranno i secondi>>.
Un passaggio è stato dedicato al quadro politico nazionale: <<Ciò che impensierisce la Cgil è quello che sta accadendo nella fase di stesura della manovra economica del governo, operazioni che tendono a cancellare lo straordinario risultato che la Cgil ha ottenuto con l’abolizione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale delle committenti negli appalti>>, puntualizza Alosi.
Il direttivo, quindi, si è confrontato su come mettere in campo una forte vertenzialità, a partire dal tema degli appalti, cioè stabilire come far valere le istanze locali << per dare un’inversione di tendenza alle politiche degli appalti che, fino a questo momento – ha terminato Alosi hanno segnato nella provincia perdite di occupazione, compressione del costo del lavoro, ricatto occupazionale, spregiudicatezza nel rispetto delle regole.

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