Chi sono le persone disabili in Sicilia? Quali sono i servizi di assistenza a loro destinati? Chi si occupa di loro e quando spetta l’assistenza domiciliare? Sono domande a cui è complesso fornire una risposta ma cerchiamo di fare chiarezza per chi si trova a vivere quotidianamente le conseguenze di una vita “limitata” a casa, a lavoro, a scuola, nella vita privata come in quella sociale. E chi, come un familiare o una persona che occupa un ruolo informale di cura, supporto e di vicinanza e che è partecipe dell’esperienza di malattia del malato e che si impegna, quindi, nelle attività quotidiane di cura della persona. Stiamo parlando dei caregiver.

Secondo Istat (dato aggiornato al 2019) sono 3,1 milioni le persone disabili in Italia, il 5,2% della popolazione italiana. Di queste, il 29% delle persone con disabilità vive sola, il 27,4% con il coniuge, il 16,2% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 9% con uno o entrambi i genitori, il restante 11% circa vive in altre tipologie di nucleo familiare.

L’assistenza ai disabili in Sicilia

A livello regionale, una percentuali più elevate di persone con disabilità si riscontrano in Sicilia, con il 6% della popolazione. È di questi giorni la notizia che il Governo Musumeci ha presentato alcuni emendamenti alla finanziaria, uno dei quali relativo all’esercizio 2022 e dell’importo di 220milioni di euro che determinerà lo sblocco integrale di spesa relativa al Fondo per la disabilità, nello specifico quello destinato alla non autosufficienza per i disabili gravissimi e che si traduce in un contributo mensile destinato ad almeno 13mila disabili gravissimi, e alle altrettante famiglie che se ne occupano.

Questi i numeri forniti dall’associazione “Siamo Handicappati No Cretini”. Ma è opportuno ricordare che molti di questi soggetti, in Sicilia, vivono da soli e devono essere accuditi dall’assistenza di soggetti a cui devono essere pagati questi servizi.

Quali sono gli aiuti e agevolazioni per i disabili in Sicilia

Sono diversi gli aiuti e le agevolazioni aggiornate al 2022 e attualmente disponibili per disabili e, in alcuni casi, si traducono in agevolazioni fiscali per spese generiche e specifiche, bonus elettrico, agevolazioni per spese per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, agevolazione Iva al 4% per acquisto auto per disabili, Disability Card e bonus tiroide.

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L’assegno di cura

In Sicilia esiste “l’assegno di cura” per i disabili, istituito nel 2017 come compensazione delle carenze dei servizi socio-sanitari e assistenziali.

Nell’Isola le domande per ottenere l’assegno di cura vanno presentate presso l’Azienda Sanitaria Provinciale. L’importo dell’assegno varia in relazione ai parametri dell’ISEE. Rientrano tra i disabili gravissimi coloro che possiedono i requisiti di cui all’art. 3 del D.M. 26 Settembre 2016 (link). Le istanze possono essere presentate presso il Distretto Sanitario di competenza territoriale nelle sedi sopra indicate.

Occorre allegare:

  • Invalidità civile (100% con indennità di accompagnamento) verbale di legge 104/92 comma 3 art. 3 e se già
  • in possesso del certificato dello specialista che attesta che le condizioni del disabile rientrano nell’art. 3
  • comma 2 del D.M. 26/09/2016, è consigliabile allegarlo altrimenti si dovrà comunque produrre al momento
  • della verifica da parte della commissione nominata a valutare le istanze.
  • Attenzione: Devono fare domanda soltanto coloro i quali non hanno mai presentato l’istanza o coloro i quali,
  • non essendo stati riconosciuti soggetti con disabilità gravissima, hanno avuto un aggravamento delle
  • condizioni di salute e adesso rientrano in tale categoria.

L’Assistenza domiciliare integrata (Adi) in Sicilia

L’Assistenza Domiciliare Integrata è una forma di assistenza rivolta a soddisfare le esigenze quasi esclusivamente degli anziani, ma anche dei disabili e dei pazienti affetti da malattie cronico-degenerative in fase stabilizzata, parzialmente, totalmente, temporaneamente o permanentemente non autosufficienti, che necessità di un’assistenza continuativa, che può variare da interventi esclusivamente di tipo sociale (pulizia dell’appartamento, invio di pasti caldi, disbrigo di pratiche amministrative) ad interventi socio-sanitari (supporto psicologico, attività riabilitative, assistenza infermieristica, interventi del podologo, etc).

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