Sarà l’artista napoletano Carlo Cerciello, che ha ottenuto negli anni numerosi e prestigiosi premi, a dirigere “Fedra” di Seneca, l’opera inserita nel programma del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa dal 23 al 26 giugno . “Nell’epoca di internet e dei cellulari – racconta il regista – l’antica cavea rappresenta una sfida molto complessa. Penso che la difficoltà maggiore sia quella di integrare lo spettacolo dentro un luogo di devastante bellezza come il Teatro Greco”. Cerciello ha ricoperto ruoli di attore in teatro, al cinema e in televisione con registi come Francesco Rosi, Francesca Comencini e Vincenzo Marra e nel 1996 ha fondato il Teatro Elicantropo di Napoli, dedicato alla drammaturgia contemporanea. Da 17 anni conduce il laboratorio teatrale permanente del Teatro Elicantropo ed è docente di regia all’Accademia di belle arti di Napoli. Un regista con una sensibilità e un percorso artistico in linea con il desiderio di dare vita con la Fedra a uno spettacolo agile che esplori in maniera innovativa il teatro di Seneca. “Fedra è la tragedia della passione umana – commenta Cerciello – non è un’eroina che trasmette esempi ma al contrario porta quasi a identificarsi con il suo errore. E’ una donna che paga il suo slancio verso la libertà e in questo penso sia una figura molto moderna. Seneca nella sua opera riconosce il senso profondo dell’essere umano e della sua fragilità e per questa ragione proverò a mettere in scena quest’opera con umanità”. Navigazione articoli Marina, entro aprile probabile apertura della banchina del Foro Italico Viale Teocrito riaperto al transito