È stata avviata in alcuni istituti scolastici superiori delle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa l’iniziativa di educazione alla legalità “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”, finalizzata alla prevenzione di comportamenti antisociali espressi attraverso l’uso della realtà virtuale immersiva, sviluppato dalla Polizia di Stato in partenariato con il Dipartimento di Psicologia della “Sapienza” di Roma, finanziata con fondi del Pon Legalità e che interessa le regioni Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia.Gli esperti del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale “Sicilia orientale”, in collaborazione con un team del Dipartimento di Psicologia della Sapienza di Roma, proporranno l’esperienza formativa ai giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado.“E’ un programma di assoluta originalità, anche nel panorama accademico internazionale -ha dichiarato il Dirigente del Centro, Marcello La Bella – che amplia le attività di prevenzione nelle scuole operate giornalmente dalla Polizia di Stato”.Si realizza la costruzione di un protocollo formativo che valorizzi le diverse prospettive della vittima e dell’autore di un reato, attraverso la proiezione, su visori 3D, di scenari e situazioni costruiti per indurre stati emozionali: adescamento on line, hate speech, sexting, sextortion, falsificazione dell’identità personale challenge, istigazione al suicidio, disturbi alimentari, bullismo e cyberbullismo, gioco d’azzardo online, attitudine a condotte illegali online.La peculiarità del progetto risiede proprio nella ricerca scientifica applicata all’uso delle più moderne tecnologie, per un nuovo, più attuale, modello di educazione alla legalità. Navigazione articoli Siracusa. Sabato al Centro Antiviolenza “Ipazia“ consegna di proiettori riciclati Avola. Comune e squadra di calcio in campo per la solidarietà