“I lavoratori, in questo momento storico, non hanno certo bisogno di chi alimenta illusioni e confusioni. Le nostre federazioni rimarcano la necessità di una politica degli appalti concertata nelle istituzioni per guardare oltre e assicurare le professionalità.”

Carmelo Pittò e Fiorenzo Amato, rispettivamente segretari generali della Femca Cisl Ragusa Siracusa e della Filctem Cgil Siracusa, intervengono così al fianco dei lavoratori del settore coibenti della zona industriale siracusana al centro, in questi giorni, di una serie di notizie un po’ confuse.

“Dopo una emergenza sanitaria di questo tipo – dicono Pittò e Amato – non si può creare confusione nel mondo del lavoro. Il sindacato, quello unitario, deve guardare soltanto ad ottenere il massimo per i lavoratori. Ecco perché, per Femca e Filctem, un protocollo politico sugli appalti resta prioritario. Non saranno le smanie di protagonismo dei singoli a portare i risultati; si rischia invece il contrario e tutti i lavoratori del comparto non hanno bisogno di questo.”

Carmelo Pittò e Fiorenzo Amato richiamano all’unità sindacale come “unico obbligo morale nei confronti dei lavoratori e come strumento necessario, come avvenuto lo scorso anno in occasione del rinnovo contrattuale nazionale del settore coibenti, per avviare il confronto utile alla trattazione del secondo livello.”

“Oggi più che mai, in piena ripresa post Covid – aggiungono – ci vuole la capacità di affidarsi alla giusta mobilitazione dei lavoratori e alla sintesi delle tre federazioni. Le libere e improvvisate iniziative di singole sigle sono proprio l’antitesi di tutto questo.

Dobbiamo guardare oltre e riuscire a far garantire la dignità del lavoro – sottolineano ancora Pittò e Amato – Ci sarà una grossa fermata alla Lukoil nei prossimi mesi ed il nostro ruolo si deve porre l’obiettivo di porre le basi per un consolidamento e la salvaguardia del settore nel nostro territorio. Il nostro ruolo è quello di consolidare la manutenzione, la professionalità e l’esperienza attraverso l’impiego dei lavoratori di questa provincia. Qualcosa che deve essere visto come un investimento per le committenti che, in questo modo, si affiderebbero a operai che hanno conoscenza degli impianti e che garantiscono maggiori certezze di sicurezza.”

La coibentazione, in provincia di Siracusa, impegna tra le 400 e le 500 persone. Numero che aumenta nel periodo delle fermate.

“Femca e Filctem chiedono alle committenti di trovare una sintesi tra costi e garanzie occupazionale – concludono Carmelo Pittò e Fiorenzo Amato – Siamo consapevoli delle esigenze aziendali, ma siamo altrettanto convinti che le imprese solide già operanti nella nostra provincia rappresentano argini indispensabili contro gli imprenditori mordi e fuggi.”

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