Ancora un episodio delittuoso nel campo della produzione di arance, una delle colonne portanti
dell’economia agricola della provincia. Il furto in danno dei numerosi agrumeti, sebbene
sottovalutato dall’opinione pubblica, è un fenomeno in continua crescita che causa ingenti
danni agli imprenditori agricoli e favorisce così il mercato nero. La tematica ha una valenza
ancora maggiore soprattutto nella provincia di Siracusa, dove l’economia agricola poggia
prevalentemente sul commercio di questi apprezzati frutti.
I Carabinieri da tempo hanno messo in campo strategie atte alla prevenzione e repressione dei
furti, che hanno portato a numerosi arresti ed al recupero della refurtiva.
A Floridia, , in contrada Scammacca, nel tardo pomeriggio di ieri, sono stati colti in flagranza di
reato tre uomini con un bottino di circa 700 chili di arance. I soggetti identificati in DI PAOLA
Claudio, classe 1963, FORTEZZA Claudio, classe 1978 e LAURETTA Emanuele, classe 1982,

tutti siracusani, disoccupati e noti alle forze dell’ordine per le molteplici vicissitudini giudiziarie
(due di essi sono infatti sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciali di P.S.
con obbligo di soggiorno) e non nuovi a questa attività criminosa. I tre, approfittando del buio, si
sono introdotti all’interno del terreno di un’azienda agricola ed hanno iniziato a raccogliere i
preziosi agrumi stipandoli in diversi sacchi di juta. Tuttavia, i militari, nel corso del servizio di
perlustrazione delle aree rurali della giurisdizione, sorprendevano i malfattori nella flagranza
del reato, procedendo così al loro arresto ed al recupero della refurtiva, poi restituita al
legittimo proprietario. Gli arrestati, ultimate le formalità di rito, venivano invece sottoposti al regime
degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di
Siracusa.

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