La vertenza per gli otto operatori ecologici ex Prosat di Floridia, a tutt’oggi non ha dato risposte concrete. Non sono neppure bastati i sit-in, organizzati dai sindacati e dal Pci, né ha dato alcun esito l’interrogazione presentata da Antonello Sala di Fdi al sindaco Carianni.

Gli otto netturbini, considerati “invisibili“ e rimasti fuori dalla migrazione a Tekra sperano in una “una apertura mentale e un atto di buona volontà da chi può farlo“.

Nella loro protesta, sfociata in alcuni sit-in, gli otto operatori ecologici esclusi ribadiscono che “ci sono responsabilità da parte dell’ex Prosat per avere ampliato l’organico alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali, ma adesso il conto non lo possono pagare gli otto rimasti fuori da Tekra che ha avuto affidato l’appalto fino a tutto il mese di febbraio“.

Gli otto netturbini esclusi ritengono “indispensabile una interlocuzione, fra il sindaco Marco Carianni, sensibile ai temi occupazionali, il prefetto di Siracusa e la società campana che ha avuto affidato il servizio“.

“Se il vero problema riguarda le risorse finanziarie – concludono – basta un po’ di volontà per ampliare il servizio, magari con una cura maggiore del verde pubblico o la bonifica delle discariche che insistono in periferia. Una vertenza che si può risolvere, se c’è la volontà delle parti in causa“.

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